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Capello rivela perché disse sì alla Juve dopo la Roma

26/09/2020 14:19

Capello rivela perché disse sì alla Juve dopo la Roma |  Sport e Vai

Io alla Juventus? Non andrei mai ad allenare i bianconeri che reputo comunque, in assoluto, tra le prime cinque società al mondo. Il fatto che io non vada ad allenare la Juve non significa che non mi abbiano cercato. Rispetto la società, ma a me non interessa andare lì: sono scelte di vita". Parole e musica di Fabio Capello, pronunciate quando era allenatore della Roma. Di lì a poco sarebbe passato ad allenare i bianconeri. Ospite di Deejay Football Club oggi Capello è tornato su quell'episodio dicendo:"Non c'è niente da spiegare. Ho detto "mai alla Juve" perché eravamo in lotta con la Juve per alcuni giocatori, lo stesso Chiellini che era d'accordo con noi, poi è arrivato Moggi a piedi uniti... C'era una grande rivalità. Poi quando ho deciso di andare alla Juve sono stati loro che mi hanno chiamato. E soprattutto perché ho capito che era finito il mio ciclo romanista. Quando capisci che non riesci più a dare quanto vorresti, quando rientri a casa insoddisfatto del lavoro e della partecipazione dei giocatori, capisci che devi lasciare. E' arrivata l'offerta e l'ho accettata. E' vero che avevo detto così però... nel lavoro qualche volta bisogna rimangiarsi tutto" . Capello parla anche della Juve di oggi e in merito all'attaccante aggiunge: "C'erano tante possibilità, capito che non si poteva arrivare a Dzeko hanno puntato su Morata. E' un giocatore maturo, importante, tecnicamente valido, non un grandissimo goleador, però secondo me è un punto di riferimento. Non so come farà giocare questa squadra Pirlo, ha abbondanza, forse manca qualcosa in difesa in attesa degli infortunati, ma è un giocatore che mi è sempre piaciuto perché è un giocatore intelligente. Giocare insieme a Dybala e Ronaldo? Sì ma chi corre per loro? Tutti gli altri devono correre per loro. Se guardi il Liverpool o il Manchester City, corrono tutti. Invece noi abbiamo ancora questo modo di giocare con gli attaccanti che restano lì davanti e rientrano ogni tanto. Per i centrocampisti diventa un supplemento di lavoro".


Tags: Roma juventus capello

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