14/02/2022 11:07
E' duplice l'analisi che fa Fabio Capello della sfuriata di Mourinho che ha preso di petto i giocatori dopo il ko con l'Inter in coppa Italia. Il tecnico del terzo scudetto della Roma condanna sia lo Special One che i gocatori e a Sky dice
Quelle sono delle offese nei confronti dei calciatori, ma ci vuole sempre rispetto. Bisogna pretendere rispetto ma anche darlo. Si è giocato l’ultima carta, offendendo di fatto i giocatori. Io non l’ho mai fatto, mi sono sempre posto con rispetto senza offendere. Ho sempre agito con rispetto pretendendone altrettanto. La prima regola che chiedo è proprio quella del rispetto, verso tutto lo staff. Trattare male le persone significa poter offendere uno della famiglia. Se tu mi offendi come ha fatto Mourinho, crei anche un danno economico alla società ed è un aspetto molto importante".
Poi sul pareggio di ieri col Sassuolo aggiunge
Conoscendo Roma, se avessero perso 2-1 ieri, i tifosi sarebbero andati a Trigoria. Quando c’ero io sono venuti in 3000 a Trigoria dopo aver preso 4 gol dall’Atalanta. Mourinho è abituato a vincere, a essere protagonista e leader, trovandosi in questa situazione e con queste difficoltà ha un po’ sbroccato. O è una tattica, arrivato al limite, toccando i giocatori nelle loro qualità che è come un’offesa. Nelle squadre ci sono sempre dei leader e probabilmente a questa Roma mancano dei leader di spogliatoio e di campo. Altrimenti davanti a quelle parole di Mourinho avrebbero detto qualcosa. Invece probabilmente sono buoni giocatori senza quella personalità o leadership che fanno da aggregante. Manca chi trascina.