07/01/2022 19:59
Un invito alla collaborazione, a quanto si apprende, è stato quello rivolto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina con la sollecitazione a valutare la sospensione del campionato o lo svolgimento delle partite a porte chiuse per limitare la diffusione del contagio da Covid. La decisione è rimessa, si puntualizza, alla Federazione.
Nel corso del colloquio, a quanto si apprende dai toni distesi e senza alcun 'aut aut', il premier ha espresso "preoccupazione" per i numeri attuali legati ai contagi da coronavirus in Italia e si è rivolto al numero uno della FIGC per conoscere lo stato dell'arte nel mondo del Calcio in questa fase non semplice. Gravina ha spiegato lo stop generale di tutti i campionati dalla B in giù (anche la C ha rinviato la giornata del 16 gennaio), inclusi quelli dilettantistici e giovanili (che dovrebbero ripartire il 30 gennaio).
La Serie A, anche al termine dell'assemblea odierna della Lega, ha ribadito l'intenzione di andare avanti. Quello di un'autoriduzione del pubblico - la capienza degli stadi è già stata ridotta dal 75 al 50 per cento - è uno degli argomenti su cui si ragiona, ma al momento l'ipotesi non incontra i consensi della stessa Lega.
C'è però la consapevolezza che se la situazione epidemiologica non migliorasse e la pandemia continuasse ad avanzare, dietro l'angolo ci sarebbero altri scenari, come ad esempio il ritorno alle porte chiuse.