Calciomercato Napoli: Per Vermaelen si muove anche…Mertens

Non conosce soste sul calciomercato la caccia del Napoli a un difensore che risponda ai requisiti indicati da Benitez. Bocciato Cannavaro, in partenza con direzione Inter o Milan e dopo aver alternato Britos e Fernandez con risultati alterni, il tecnico azzurro ha stilato una lista di giocatori graditi. Uno di questi dovrà essere preso a gennaio e si va da Agger a Nkoulou. Nella rosa dei desideri c’è anche il belga Vermaelen, già seguito questa estate. L’Arsenal non intendeva cederlo a luglio ma è lo stesso giocatore che ora punta i piedi per andar via, visto che sta trovando poco spazio con Wenger in questa stagione. Un osservatore del Napoli, Maurizio Micheli che fa parte dello scouting azzurro, è andato a vedere Arsenal-Chelsea proprio per contattare l’entourage del giocatore ed avviare una trattativa con i Gunners. Una manovra a tutto tondo quella del Napoli che per convincere il difensore ha mandato in avanscoperta anche….Mertens. Lo ha rivelato l’ala belga al quotidiano Knack: “Ho detto dieci volte a Vermaelen di vestire l'azzurro. Lo stesso Benitez mi ha chiesto di dirglielo, ma anche l'Arsenal è un grande club e non è così facile andare via". I due si conoscono bene, visto che sono compagni di nazionale. E se per Vermaelen non è un momento felice, visto che gioca poco, la stessa cosa non può dirsi per Mertens che dopo un avvio in sordina sta convincendo tutti: "Sono stato il primo acquisto di Rafael Benítez - continua l'attaccante belga - Il club mi ha contattato, ma lui mi ha chiamato per dirmi che mi voleva. E' stato importante il tecnico spagnolo nella mia decisione. C'erano squadre russe interessate, ma non ho approfondito. Il Napoli era l'unico club che corrispondeva ai miei criteri. La partita con l'Arsenal è stata incredibile, contro una delle squadre più forti al mondo. All'inizio non giocavo nel Napoli, ma non mi ha infastidito, ho pensato solo ad allenarmi. Quando sono stato pronto mi ha chiamato in causa ed alla fine ho giocato quattro delle sei gare di Champions". 

Stefano Grandi