Calciomercato Napoli, Benitez: Tutti sono sulla nostra lista, vediamo chi arriva

Tre partite per capire dove può arrivare questo Napoli. In attesa degli attesi e promessi rinforzi sul calciomercato saranno le gare al San Paolo contro Udinese, Arsenal e Inter a dire quanto vale ora questa squadra. Tra alti e bassi, modulo da metabolizzare, infortuni e problemi tattici Benitez è riuscito a fare meglio dello scorso anno finora ma non ha allontanato dubbi e perplessità. Alla vigilia della prima delle gare del trittico interno, con l’Udinese attesa per domani sera a Fuorigrotta, il tecnico spagnolo conferma che mancherà Hamsik (- "Ha avuto un edema al piede e deve riassorbire. Dobbiamo solo aspettare. Con l'Udinese non ce la farà, anche con l'Arsenal è difficile vederlo in campo. Non è nulla di speciale ma non vogliamo rischiare”) e fa capire che anche Reina potrebbe dare forfait: "Su di lui deciderò domani, ha avuto un piccolo fastidio". Problemi seri, anche se Benitez aggiunge: "Pensiamo all'Udinese, poi penseremo all'Arsenal. La nostra forza è che chiunque gioca non cambia molto per noi". In realtà le amnesie difensive sono frutto anche delle assenze forzate: "Abbiamo perso Zuniga e Mesto, due esterni. Non è stato facile aggiustare tutto e subito, abbiamo giocato in trasferta con loro e non è andata male. Dobbiamo trovare l'equilibrio, la squadra deve migliorare la fase difensiva. Altrimenti dovremo fare più reti. Abbiamo subito qualche gol in cui non abbiamo fatto bene, è questione di tempo, mentre carattere e mentalità l'abbiamo mostrata in alcune partite. La fase offensiva e difensiva si può migliorare come squadra". Poi l’ammissione: "Sono partite importantissime le prossime tre, ci diranno molto sulla stagione. Sappiamo che davanti ai nostri tifosi abbiamo una mentalità sempre buona, ci danno una carica importante, ma la cattiveria e l'intensità deve esserci in ogni partita. Quando attacchiamo dobbiamo capire che l'equilibrio è la chiave per non subire ripartenze, qualche volta non lo facciamo ma il lavoro c'è e se dobbiamo cambiare qualcosa lo abbiamo già fatto". All’Arsenal però non vuole ancora pensare. Prima c’è l’Udinese: "L'ho detto già ai miei ragazzi che l'Udinese è una squadra forte, dovremo stare attenti e non rischiare. Sono pericolosi nelle ripartenze. Sappiamo che hanno giocato bene con la Juve, dovremo fare attenzione”. Il tecnico azzurro ha una sua idea sul modulo dei friulani: “Sicuri sia 3-5-2? Molti dicono sia 3-5-2, ma in realtà è un 5-3-2. Non lo dico contro l'Udinese, ma in Italia lo fanno tanti. Se dobbiamo cambiare la posizione di un giocatore durante la gara lo faremo. Dicono il Napoli gioca con 4-2-3-1, in realtà noi abbiamo 4 attaccanti, mentre altri professano gioco offensivo e poi ci sono 8 difensori. Il modulo non è la differenza secondo me".

LE SCELTE. Dopo un elogio a Higuain (“Adesso è pronto per fare la differenza") Benitez loda anche Pandev. Sarà ancora il macedone a giocare al posto dell’infortunato Hamsik: "E' un giocatore molto intelligente in campo, sa sempre cosa fare, sa come ricevere la palla. Insieme ad Higuain può fare cose molto positive. E' lui a decidere dove giocare, se più basso o più alto".  Nessuna indicazione invece sul possibile esordio di Reivelliere:  "Si sta allenando bene, aspetterà la mia decisione". Capitolo mercato, Benitez rivela: “Tutti i calciatori del mondo sono sulla nostra lista. Nessun allenatore è soddisfatto al 100% della sua squadra. Dobbiamo lavorare in campo, vedere se qualcuno può aiutarci da gennaio in poi, ma la rosa è di qualità". Dopo un passaggio sugli esterni d’attacco ("Sappiamo che fanno un lavoro fantastico e mantenere questo livello sarà fantastico. Mertens, Callejon o Insigne al 100% significa che l'avversario sarà in difficoltà, loro ci aiutano in fase difensiva ed è importante avere sempre un giocatore fresco in ogni partita") Benitez conclude parlando di Radosevic: “E' un giocatore fantastico, lavora tantissimo, ma in una squadra che vince ed è vicina alla vetta non è facile trovare spazio. Io lo seguo in Under 21 per vedere come va e lavoro in modo specifico con lui, piano piano avrà fiducia ed esperienza facendo il suo percorso".

Stefano Grandi