Calciomercato Juventus: Osvaldo non verrà riscattato, sì a Cerci

Come si rinforza sul calciomercato una squadra che si avvia a vincere il terzo scudetto di fila ma che non ha il budget delle big d’Europa, dal Bayern al Chelsea, e non può allargare troppo la borsa? La Juventus si sta muovendo sotto traccia per il futuro, delineata da tempo la direzione verso cui orientarsi. Nessuna follia ma un lavoro di idee unito alla conferma dello zoccolo duro. Solo Pogba teoricamente è ancora a rischio cessione, qualora il Psg dalle parole passasse ai fatti e mettesse davvero sul piatto 40 e passa milioni di euro, ma tutti gli altri – da Vidal a Marchisio – sono blindatissimi. Qualche dismissione però inevitabilmente ci sarà ed anche se il suo impatto in bianconero è stato positivo chi rischia seriamente di non essere confermato è Osvaldo. Il bomber piace a Conte ma i patti erano stati chiari sin dall’inizio: l’ex romanista è stato preso, in prestito, solo dopo che il giocatore si è dimezzato lo stipendio ma allo stato nessuno in società pensa a riscattarlo visto che si parla di una cifra assai vicina ai 18 milioni di euro. Troppi per un attaccante che in ogni caso sarebbe destinato a fare la scorta della coppia d’oro Llorente-Tevez, confermatissima. L’idea è quella di farlo tornare in Premier senza danni e di cedere anche Quagliarella, ormai ai margini del progetto. Rispetto agli ultimi due anni, quando Conte ruotava quasi tutti i suoi effettivi davanti, ora le gerarchie sono cambiate: ci sono titolarissimi e riserve di lusso, come Giovinco che vorrebbe e dovrebbe restare nonostante un rapporto di odio-amore con la tifoseria. Con la formica atomica e Vucinic, che salvo sorprese dovrebbe essere confermato, servirà solo un bomber d’area per la panchina e l’idea è quella di prendere Berardi, che è a metà col Sassuolo. L’investimento forte verrà fatto per un esterno d’attacco con Cerci favorito su Nani. L’ala granata è al bivio della carriera e ha già fatto capire di non voler rinnovare con il Torino. L’azzurro è destinato a seguire le orme di Ogbonna per una cifra vicino ai 9 milioni di euro e consentirebbe numerose variazioni tattiche agli schemi di Conte.

Stefano Grandi