Sport E Vai  Sport e Vai
Giovedì 28 Marzo 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Calciomercato Juventus, Agnelli: Pirlo con noi ancora a lungo

24/12/2013 10:42

Calciomercato Juventus, Agnelli: Pirlo con noi ancora a lungo |  Sport e Vai

A svelare le prossime mosse di calciomercato della Juventus ci ha pensato il presidente. In una lunga intervista a Tuttosport Andrea Agnelli ha dettato le linee nell’immediato e per il futuro. Sintetizzando bisogna aspettarsi poco per gennaio ("Per me il mercato si fa a giugno. A gennaio c’è il mercato di riparazione e non mi pare ci sia da riparare nulla") mentre qualche novità potrebbe esserci sui rinnovi. Pirlo sì, Pogba forse. Ma se per il play Agnelli è più che ottimista che si troverà un’intesa per il francese ribadisce che a lungo raggio potrebbe essere destinato ad andar via. Si parte da Pirlo: "Ad Andrea ho detto che qui è a casa. Gli piace la Juventus e gli si addice. So che lui e Marotta si sono dati appuntamento a febbraio-marzo per definire. Pirlo starà con noi ancora per un po’ di tempo". Di Pogba recentemente aveva detto che sarebbe stato difficile trattenerlo, Agnelli non fa dietrofront: "Premessa fondamentale: a Londra parlavo del calcio italiano e non della Juventus. Noi non abbiamo le risorse per andare oltre certe cifre; le nostre cifre non consentono di contrastare alcune realtà affermate come Real, Barcellona, Bayern e United; oppure altre diverse come Psg, City o Chelsea. Ditemi: in Italia chi paga più di cinque o sei milioni di ingaggio? Io ho preferito citare uno dei miei piuttosto che uno degli altri, perché non mi sembrava carino: visto che Pogba viene considerato il prossimo miglior centrocampista al mondo, credo sarà difficile trattenerlo. Il prolungamento ci può stare. Non credo esistano problemi a questo giro di boa». I colpi estivi con Llorente e Tevez stanno dando i loro frutti: "Sono stati bravi Marotta, Paratici e Nedved a individuare queste occasioni. Poi è stato eccezionale Conte a ottimizzarli. Ben venga questo tipo di politica. Sono molto contento di Conte e lui è molto contento di me e della Juventus. Non vedo la Juventus senza Conte". Il nervo scoperto resta l’eliminazione dalla Champions e il rimpianto per la gara di Istanbul giocata in condizioni proibitive: "E’ stato fatto ciò che abbiamo creduto giusto fare in quel momento. Col senno di poi... Eravamo in contatto con i massimi vertici dell’Uefa che ci hanno detto: questa partita si deve giocare. L’eliminazione dalla Champions League e' un danno sia di immagine sia, potenzialmente, per il bilancio. Ed è pure un peccato. Noi dobbiamo partecipare anno su anno. La scorsa stagione siamo andati meglio delle aspettative, questa peggio. L’anno prossimo ci ritroveremo verosimilmente in Champions League sapendo che abbiamo un problema di ranking Uefa nei due anni 2010/11 e 2011/2012: per questo è importante andare avanti in Europa League. La normalizzazione deve avvenire nei prossimi tre anni, perché vogliamo puntare all’equilibrio di bilancio al netto della partecipazione alla Coppa.  Non è detto che se il prodotto non costa non è buono. E’ anche giusto ottimizzare gli investimenti, o no? Dopo di che lavoriamo tutti per costruire una struttura di conto economico che ci porti nel breve-medio periodo a quel tipo di situazione per cui la mera partecipazione alla Champions League ci consenta un grande acquisto. In sintesi, oggi possiamo già cominciare a ipotizzare una serie di operazioni che sono di taglio superiore, poi però devono valerne la pena. Spendere per spendere no». Infine Agnelli parla degli arrivi di Barbara Berlusconi e Thohir nel calcio:  "E’ il Milan. Una società leader, che deve portare innovazioni e deve essere vincente. Le do il mio benvenuto, la situazione di compromesso che è stata trovata mi pare funzionale. Galliani è il migliore dirigente del calcio italiano ad alto livello, il suo apporto di esperienza rimane al servizio del Milan, con un sano, nuovo approccio che può portare Barbara. L’internazionalizzazione è corretta. I dirigenti di oggi, pure quelli dell’industria del calcio, devono essere poliglotti. Il nostro mercato di riferimento è il mondo. Poi ci sono le peculiarità del nostro Paese, che vanno conosciute a fondo. Nelle multinazionali esiste il mercato globale, ma si opera su un mercato interno. Quanto a Thohir, mi sembra molto entusiasta, le conoscenze dei media  lo aiutano. Nel caso dell’Inter è una storia meno romantica rispetto alla famiglia Moratti: tra Massimo e suo padre hanno gestito il club per una cinquantina d’anni. Prima che tornasse Massimo la rivalità tra i due club è sempre stata molto accesa. E’ il derby d’Italia e continuerà ad esserlo a prescindere dalle proprietà».

Stefano Grandi

 


Tags: conte pirlo agnelli tevez Llorente pogba Calciomercato Juventus

Articoli Correlati