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Calciomercato Inter, Botta: Mi ispiro a Messi e Recoba

04/02/2014 14:34

Calciomercato Inter, Botta: Mi ispiro a Messi e Recoba |  Sport e Vai

Preso già l’anno scorso sul calciomercato dall’Inter, Ruben Botta si è fatto conoscere solo da poco dai suoi nuovi tifosi, visto che è tornato di recente dal prestito al Livorno, ma le sue giocate sono state una delle poche cose positive di un momento da dimenticare. Potrebbe definirsi una presentazione post-datata quella fatta oggi dall’argentino che solo ora, per la prima volta, è stato presentato ufficialmente. Piace la sua sfrontatezza (“mi piacciono i giocatori che fanno la differenza. In Argentina ho sempre ammirato Riquelme, mi piace Lionel Messi e mi ispiro a lui. Ho scelto il numero di Recoba perché mi incantava il modo in cui giocava, l'ho visto in azione, ha fatto grandi cose per l'Inter. Ora tocca a me, quello che devo fare è lavorare duro per raggiungere risultati"). Se le cava con la stampa bene come in campo e si descrive così: "Mi piace giocare in avanti, non importa se a destra o sinistra, giocherò dove il mister avrà bisogno". Il suo arrivo in Italia è stato messo in forse da un brutto infortunio la scorsa stagione: "E' stato un momento difficile per me quello dell'infortunio. Avevo parlato con l'Inter ma ero ancora libero, per me era un sogno venire qui. Ho avuto paura di non poter venire qui e avere un club, ma Piero e il club mi hanno aspettato e aiutato e per questo li ringrazio. Adesso mi sento bene, ogni giorno lavoro molto duramente. Però non so giudicare quanti minuti posso avere o iniziare una partita, farò il massimo per quanto l'allenatore mi vorrà in campo, non è un bel momento, però qui si vedono i giocatori; il gruppo è molto unito, dai giocatori al mister, ora voglio lavorare e imparare dagli errori del passato. Ogni squadra poi viene a giocare a San Siro come se fosse una finale, l'unica cosa da fare è lavorare al massimo e uscire da questo momento".

LE RAGIONI DI AUSILIO. Scartata l’idea di andare a giocare in prestito:  "Qui ci sono grandi giocatori, è una grande squadra; l'importante è impegnarsi al massimo e cogliere l'attimo quando si presenta. L'importante è lavorare il doppio e imparare dagli errori. Ma essere qui per me è un sogno, non è un problema lottare come faranno i miei compagni. Ogni giorno lavoro per imparare, la verità è che gli argentini che ci sono qui sono grandissime persone oltre che giocatori. Devo lavorare, lottare e giocare nella miglior maniera. Devo tenere presente che ogni gara è una finale, devo capire che qui devo avere una mia storia". Alla conferenza era presente anche il ds Ausilio che è tornato sui balletti di mercato con la Juventus e sull’affare mai fatto di Vucinic: “Tensioni non ce ne sono mai state, accordi che prima di essere firmati non vengono confermati tempo prima nel calcio sono all'ordine del giorno. Nell'ultimo giorno di mercato, 3-4 volte un giocatore sembrava pronto ad andare in un club e poi non è successo. Non è successo nulla con Isla, né con Vucinic; è il mercato, una storia mediaticamente valutata secondo situazioni che non meritavano di essere tali. Stimo la Juve, sono colleghi molto professionali, ci sono rapporti tra dirigenti di società che sono rivali, come giusto che sia, ma nel pieno rispetto delle responsabilità. Quell'accordo non doveva essere sottoscritto. Confusione? Non c'è. C'è la stima del presidente Thohir, abbiamo fatto quello che era concordato col presidente e con l'allenatore. Botta, Hernanes e D'Ambrosio sono arrivati con sacrificio economico per Hernanes, con grande volontà e orgoglio per D'Ambrosio sul quale c'era mezza Serie A. Poi conta il campo, cominciare a vincere da domenica. Poi vedremo se avremo raggiunto gli obiettivi".

Stefano Grandi

 


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