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Calcio, Napoli: Primo turnover per Benitez, spazio a Mertens

11/09/2013 13:00

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Secondo step dell’era Benitez a Napoli. Dopo due vittorie nelle prime due partite contro Bologna e Chievo, il tecnico spagnolo metterà in pratica uno degli assunti prioritari della sua filosofia, ovvero il turnover. Con il tour de force alle porte e un primo ciclo terribile che vedrà gli azzurri impegnati di fila sabato con l’Atalanta, mercoledì contro il Borussia Dortmund per l’esordio in Champions League e l’altra domenica a San Siro contro il Milan, il Napoli cambierà pelle e uomini. Nella speranza di non cambiare troppo però i risultati, felici in questo avvio di stagione. Tre partite in otto giorni sono il trampolino ideale per quella rotazione che Benitez aveva anticipato sin dai suoi primi giornin napoletani. “Non si può giocare sempre con gli stessi 14 giocatori”, aveva detto, in contrapposizione implicita con la filosofia del suo predecessore.

CHE DIFFERENZA CON MAZ. Ma che Benitez e Mazzarri fossero il giorno e la notte, tante e tali le differenze, s’era capito da tempo. In niente si assomigliano i due allenatori, dalla gestione del ritiro e degli allenamenti (hard quando sulla panchina azzurra c’era Mazzarri, soft adesso dove si dà più spazio alla palla e meno agli esercizi in palestra e ai giri di campo) fino al modulo di gioco e alla filosofia stessa di calcio (adrenalina e ripartenze prima, football ragionato adesso con tanto possesso palla), passando per il carattere agli antipodi di Walter (ombroso) e Rafa (scherzoso). L’ultima differenza verrà rimarcata proprio ora, con la differente gestione del turnover. In questo Mazzarri è stato piuttosto schizofrenico: o tanto (nessuno ancora oggi dimentica la sconfitta a Verona con il Chievo di due anni fa con la formazione completamente stravolta e quasi tutti i titolari in panchina) o niente, visto che preferiva affidarsi al suo zoccolo duro con poche studiate mosse a gara in corsa. Benitez promette una svolta in tal senso: turn over sì, ma con juicio. Rispetto a chi lo ha preceduto, va detto, ha la possibilità di giostrare su più elementi di qualità, almeno per l’attacco, e questo gli consente di cambiare con più facilità. Avrebbe voluto una rosa ancor più numerosa lo spagnolo, proprio per poter meglio alternare le sue pedine e onorare al meglio tutti e tre gli impegni.

I CAMBI. Ci tiene a far bene in ogni competizione, Benitez, che aspettava almeno altri 2-3 acquisti di spessore (un terzino, un centrocampista ed un difensore centrale). Sarà accontentato probabilmente a gennaio (dall’Inghilterra danno per fatto il passaggio in azzurro di Skrtel nella finestra invernale) ma per il momento l’allenatore del Napoli sa il fatto suo. Già sabato contro l’Atalanta ha messo in preventivo 3-4 cambi rispetto all’undici base schierato finora. La prima novità dovrebbe essere Mertens: l’ala belga finora si è vista solo in amichevole ma potrebbe giocare dal 1’ al posto di Insigne. Poi c’è Cannavaro: il capitano è candidato a esordire in stagione al posto di Albiol o di Britos, mentre sulle fasce Mesto potrebbe rilevare Maggio con Armero in ballottaggio con Zuniga a sinistra. Non finisce qui, però, perché dopo la Champions in vista del Milan si potrebbe cambiare ancora. Per i primi tempi il turnover degli azzurri sarà limitato agli uomini, restando invariato il 4-2-3-1 che ama Benitez, ma quando lo schema sarà ben assimilato dal gruppo l’allenatore non esclude di poter alternare anche i sistemi di gioco, per un Napoli camaleontico che sappia mostrare tante facce. Magari anche vincenti.

 


Tags: napoli mazzarri benitez turnover mertens

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