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Calcio, Napoli: Con Benitez si lavora meno, incognita preparazione

07/09/2013 10:56

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Abituati ai carichi pesanti made in Mazzarri, il nuovo Napoli di Benitez ha invertito la rotta anche dal punto di vista della preparazione atletica. Non c’è una cosa che sia una in cui il tecnico spagnolo abbia seguito la rotta tracciata per quattro anni dal suo predecessore sulla panchina azzurra: né il modulo, né l’idea stessa di gioco – basata sul possesso palla e non sul contropiede – né l’utilizzo tattico di alcuni giocatori (quasi tutta la vecchia guardia ha cambiato modo di giocare), né tantomeno il metodo di allenamento o il modo di intendere il calcio. Nel ritiro di Dimaro è stata una delle prime novità a balzare agli occhi: altro che sudate nei boschi e lavoro duro sul campo, con lo staff dello spagnolo il pallone è entrato subito in scena e non è mai scomparso, i giri di campo si sono ridotti, il lavoro in palestra è diminuito, i carichi si sono alleggeriti.

COME IN PREMIER. Un sistema che Benitez ha sempre adottato in Spagna e in Inghilterra, motivo valido –  a suo dire – per ritenere vincente la sua formula che altrove gli ha permesso di conquistare fior di trofei. Funzionerà anche in Italia? Il dubbio è lecito, la serie A è un campionato diverso, non c’è il rischio che la squadra si ritrovi a corto di benzina a metà strada? Non solo in ritiro Benitez ha usato la mano leggera con la squadra ma anche in questo inizio di stagione ha colpito la sua gestione degli allenamenti. Doppia seduta solo quando è veramente necessario, lavoro di sera quando fa caldo e maggior libertà alla squadra. Prima dell’esordio in campionato contro il Bologna il tecnico diede un maxiriposo alla squadra iniziando gli allenamenti solo di mercoledì, mai successo in passato. Ed anche dopo la gara, nonostante la successiva si giocasse di sabato, il lunedì fu dato libero. Ora, con la sosta, ritmi ancor più rallentati. Week-end senza sedute e se ne riparla lunedì, anche se in questo caso è tutto più logico vista l’assenza dei tanti nazionali che rientreranno solo mercoledì. Resta di fondo che i metodi dell’ex allenatore del Chelsea sono sicuramente diversi: finora ha avuto senz’altro ragione lui.

I RISULTATI.  Due partite e due vittorie, squadra atleticamente fresca che ha chiuso in crescendo (a Verona contro il Chievo la rimonta c’è stata nella ripresa) e giocatori che lo seguono senza affanni ma la stagione è appena iniziata e per giunta con ritmi lenti, vista la pausa. Alla ripresa inizierà il tour de force e fino a Natale, salvo un altro stop per la Nazionale, si giocherà senza soste con turni infrasettimanali a getto continuo tra Champions e campionato. Che Benitez volesse una rosa lunga e qualificata (ed è stato accontentato solo parzialmente) proprio per utilizzare con intelligenza il turnover è cosa risaputa, ma che squadra si ritroverà a dicembre? Un turbo o un gruppo in affanno? Impossibile dirlo ora, i tifosi devono solo fidarsi ma le differenze con la vecchia gestione (che curava anche singolarmente i giocatori, approntando piani personalizzati) saltano all’occhio nel bene come nel male.


Tags: serie a napoli mazzarri allenamenti benitez Calcio

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