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Byron Moreno vuota il sacco su Italia-Corea e quel rosso a Totti

18/06/2022 10:08

Byron Moreno vuota il sacco su Italia-Corea e quel rosso a Totti |  Sport e Vai

Non è la prima volta che torna su quella partita rimasta nell'immaginario collettivo da 20 anni. Byron Moreno, l'arbitro ecuadoriano che diresse la gara degli ottavi dei Mondiali 2002 tra Corea e Italia, non si tira indietro nel ricordare la sua versione dei fatti in un'intervista a Fanpage. Questi i passaggi principali

"Siamo onesti, non è corretto dire che in Corea-Italia l'influenza dell'arbitro sia stata decisiva. Sul gol dell'Italia Vieri era stato trattenuto, e se non avesse segnato avrei fischiato il rigore. Sul pareggio della Corea Panucci tocca con la mano, faccio correre e la Corea segna. E il golden gol di Ahn fu su un'azione pulita. Non credo che le mie decisioni abbiano influito sull'andamento della partita".
 

A Tommasi fu annullato un gol per fuorigioco inesistente

"In quel caso mi appello al regolamento, che diceva chiaramente che colui che si trovava più vicino all'azione aveva potestà di convalidare o meno la stessa. L'assistente, più vicino di me, alzò la bandierina, e io fischiai fuorigioco. Oggi con il VAR sarebbe stato diverso, è chiaro. Sarei andato a rivedere l'azione e avrei cambiato l'esito della chiamata".

 

E l'espulsione di Totti?

"Totti era stato già ammonito, quindi correva pericolo di espulsione. Prima dell'episodio nell'area di rigore coreana  era stato protagonista di un'altra situazione ambigua, alzando il gomito su un avversario e colpendolo in modo imprudente, ma non lo espulsi. Poi, quando cadde in area, applicai il regolamento, che diceva di punire duramente i tentativi di simulazione. È vero che lui venne toccato dal difensore, ma quest'ultimo aveva prima preso la palla e Totti si lasciò andare troppo facilmente, cercando il rigore. Appena cadde i coreani mi gridarono ‘Yellow card', quindi controllai il mio taccuino, vidi che era ammonito e tirai fuori il rosso. Nella mia preparazione da arbitro ho capito di non dover mai guardare in faccia nessuno. In quel momento agii rapidamente, senza neanche pensare a chi fosse diretta la sanzione. L'espulsione a Totti non fu in alcun modo premeditata. E il giorno dopo ho lasciato la Corea, perché il mio Mondiale finiva lì. Nient'altro. Nonostante fossi un giovane arbitro avevo alle spalle molta esperienza, ed ero sicuro di aver preso le scelte giuste. L'arbitro deve essere sempre molto preparato".


Tags: italia totti byron moreno

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