25/11/2020 13:02
L'origine della passione per l'Inter, l'attaccamento ai colori nerazzurri, ma anche quello che manca per vincere il sospirato scudetto. Paolo Bonolis si racconta ai microfoni di Radio Nerazzurra, abbracciando vari argomenti.
Sul perché tifa Inter, il celebre conduttore tv spiega:
“Tutto merito di mio padre, è nato a Pero poi però si è trasferito a Roma durante l'ultima guerra. Mi ha cresciuto con la sua passione, vedevamo insieme le partite e adesso che non c'è più continuo a seguire l'Inter perché questa passione mi è entrata nel sangue e un po' anche perché è come averlo ancora accanto”.
Per tornare a vincere, secondo Bonolis, l'Inter avrebbe bisogno di uno specifico tipo di calciatore:
“Uno in grado di far saltare gli schemi, andando oltre la pressione fisica e la volontà. In rosa avremmo due calciatori, Eriksen e Sensi. Ma il primo quando gioca, con tutto il rispetto, sembra ti stia facendo una cortesia. E Sensi, non so proprio cos'abbia questo figliolo: è un mistero. Le squadre che ottengono buoni risultati hanno tutte un giocatore dal baricentro basso e dai piedi buoni: Calhanoglu, Gomez, Mkhitaryan... Noi non lo abbiamo, andiamo avanti di schemi, eccellenti, forza fisica, eccellente, volontà, eccellente. ma manca sempre l'illuminazione che ti faccia arrivare ai tre punti”.