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Boniek: Zalewski diventerà un campione, so chi sceglierà tra Polonia e Italia

29/04/2022 12:33

Boniek: Zalewski diventerà un campione, so chi sceglierà tra Polonia e Italia |  Sport e Vai

Lungo intervento per Zibi Boniek a Te la do io Tokyo, la trasmissione condotta da 'Marione' Corsi su Centro Suono Sport. Il vicepresidente dell'Uefa, ex stella della formazione giallorossa, ha toccato vari temi nel corso della diretta, a cominciare dalla crescita di Zalewski, talento ora conteso dalle nazionali polacca e italiana: 

“Zalewski è nostro, è romano e romanista. Ai nostri tempi non c’era la possibilità di essere brasiliano e giocare per l’Italia o essere italiano e giocare per la Polonia. Adesso sono caduti dei paletti in tal senso. Nicola è nato in Italia da giocatori polacchi e lui dentro è polacco. Poi potrebbe giocare anche per la Nazionale italiana ma perché toccare questo tasto quando i genitori si sentono polacchi? Quando ero presidente della Federazione polacca non volevo andare in giro a cercare giocatori da naturalizzare perché avevano origini polacche, dicevo ‘giochiamo con i calciatori che si sentono polacchi’, naturalizzare è un gioco che non vale la candela secondo il mio punto di vista. Detto questo Nicola è il più romanista di tutti in questo gruppo di giocatori e lo dico perché lo conosco. E’ strafelice di fare la carriera di calciatore e di giocare con la Roma. E’ un buon calciatore e si sta adattando alla grande a questa posizione che gli ha trovato Mourinho. Ha una grossa tecnica, è veloce, la palla non gli dà fastidio, ha il piede veloce e potrebbe giocare anche un po’ più avanti. Ho sentito che a lui piacerebbe giocare anche un po’ più in mezzo, essere più partecipe a qualsiasi azione, per questo però deve crescere. Trequartista? Ma anche come numero 8 perché ha fatto passi in avanti per il recupero della palla: ieri è riuscito a fermare 4-5 volte i giocatori del Leicester nel secondo tempo, quando eravamo in grossa crisi. La partita di ieri ci ha dato l’opportunità di sognare la finale ma se la analizziamo bene abbiamo sofferto. Mourinho, che è un grandissimo, dice che il possesso palla non vale niente ma su questo argomento polemizzerei perché, come diceva Liedholm, se hai la palla per tutti e 90 i minuti non perdi”.

Quindi sulla partita di Leicester e sulla prova di Ibanez:

“Ieri si è visto che non abbiamo una rosa ampia. Una volta uscito Mkhitaryan ci è mancato un centrocampista con un po’ di creatività. Ci è mancato giocare con ritmi veloci e di mantenere la palla, nel secondo tempo non siamo riusciti a fare azioni offensive. Ci siamo difesi abbastanza bene, con qualche errore. C’è molta critica nei confronti dei difensori ma secondo me non bisogna andare in giro solo a comprare giocatori: una squadra si costruisce, non si compra. Ibanez, Mancini e Smalling se riescono a migliorare, a crescere sono difensori validissimi perché sono tenaci, sono cattivi, giocano in anticipo, devono un pochino pensare quando devono anticipare o quando non devono rischiare, devono giocare meglio la palla. Alcuni di loro sono giovani e tutto questo si può imparare. C’è la sostanza. Ibanez? Sembra un leone ogni tanto… Se riesce a gestire questa sua foga, questa voglia di anticipare, migliorando…Si può migliorare anche a 30 anni e lui è giovane. Se prendiamo Ibanez un anno fa, era un giocatore diverso. Come qualità e futuro ha più di Kumbulla. Poi Mourinho si è inventato questo gioco con tre centrali che va molto bene, ti dà l’opportunità di sfruttare al meglio la fase offensiva. Puoi giocare con una o due punte, il discorso è chi deve giocare in avanti. Ieri ho visto Zaniolo ed Abraham e non c’è stato uno scambio tra loro. Quando due attaccanti dialogano tra di loro sono molto più pericolosi mentre loro quando prendono la palla, soprattutto Zaniolo, non vedono nessuno, vanno dritti verso la porta. Zaniolo può fare la punta centrale perché non gioca con gli altri, gioca da solo, gioca bene perché è forte fisicamente. Quando le cose gli vanno bene non ci sono problemi altrimenti potrebbe diventare anche snervante perché lo vedi che si mette a fare la guerra da solo con gli avversari perdendo poi la palla”.

Infine sull'infortunio di Mkhitaryan:

“Sarebbe una grande perdita perché nessuno può sostituire Mkhitaryan, non abbiamo un giocatore così in squadra. Mourinho però può inventare qualcosa, giocare con due punte ad esempio. Pellegrini potrebbe fare la seconda punta, poi c’è anche Zaniolo… Quindi Mourinho dovrà inventare qualcosa. Tra Oliveira e Veretout io preferisco Veretout. Rispetto al passato per le squadre inglesi non c’è tanta differenza tra giocare in casa e fuori casa, basta guardare i risultati del Leicester in questa Conference League. C’è un risultato che permette alla Roma di sognare di andare in finale a Tirana e allora devi pensare a come mettere la squadra per vincere giovedì”.

 


Tags: Roma zibi boniek Zalewski

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