21/11/2020 13:34
E' tutto miele e sorrisi Daniele Bonera alla sua prima conferenza da allenatore (vicario) del Milan che il Covid ha privato prima di Pioli e poi di Murelli per la sfida col Napoli. Dai ricordi sull'arrivo in rossonero (" venni ad occhi chiusi, il Milan rappresenta il sogno che ogni bambino ha") a quell'ultima vittoria del Milan al San Paolo in cui c'era anche lui fino all'amicizia con Gattuso, che c'era quando entrambi giocavano e che tale è rimasta tuttora ma per Ringhio l'abbraccio è riservato solo al post-gara
ci sarà spazio dopo la partita per un saluto affettuoso
Bonera assicura che non sarà "teleguidato" da Pioli
Anche senza di lui non mi sono mai sentito solo. A livello tecnologico abbiamo avuto un grande supporto e ringrazio la società ma in partita potrebbe crearsi confusione, abbiamo pensato di fare una riunione pre gara e poi se dovessero esserci informazioni importanti faremo un check a fine primo tempo
Previste poche differenze perchè Bonera stesso assicura di trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda di Pioli ("ed è quello il calcio che mi piace") e di non temere la pressione
La pressione l'avrò io così come i giocatori, siamo contenti di come abbiamo lavorato, da questo punto di vista siamo sotto pressione ma tutti tranquilli
Si torna a giocare dopo la sosta o almeno si fa per dire
Si arrivava da un tour de force importante, anche a livello mentale i giocatori hanno potuto staccare, ma sono stati quasi tutti impegnati in nazionale. C'era un clima più disteso
Senza Leao toccherà a Rebic, o almeno così dovrebbe essere perchè per Bonera non è al meglio per il problema al gomito ("in quella zona abbiamo tante soluzioni"). Chi ci sarà sicuramente è Ibra
Aveva bisogno di staccare anche mentalmente, si è presentato come sempre da capo gruppo, sappiamo la sua importanza. La squadra è cresciuta in tutti i suoi elementi come responsabilità e cultura del lavoro. Vedere i giocatori che tornavano dalla nazionale solo per salutare e fare terapie mi ha riempito di orgoglio. Kessiè rigorista? Lo ha detto Ibra, alzo le mani, se lo ha detto lui sarà Franck
Una battuta anche su Calhanoglu ("Siamo contentissimi del rendimento di Calhanoglu, sull'aspetto contrattuale non voglio entrare ma lui è uno di quelli che ieri mi ha fatto capire che tiene a questa maglia") poi, dopo aver difeso Romagnoli dalle critiche, replica a chi fa un parallelismo con Evani sulla panchina della nazionale
Non ci ho pensato ma è un bello spunto interessante, mi accontenterei di vincere la prima. Voglio fare i complimenti a Mancini, è riuscito a coordinare tutto lo staff da lontano