Blatter: La Russia non rischia di perdere Mondiali 2018 per il razzismo

“Non abbiamo mai detto che sposteremo i Mondiali del 2018 e non li terremo più in Russia, è impossibile”. Il presidente della Fifa Sepp Blatter ha escluso un provvedimento punitivo per il paese organizzatore dei Mondiali tra cinque anni dopo i casi di razzismo che si stanno susseguendo con continuità nell’ex paese sovietico: “Il boicottaggio nello sport è raramente una soluzione. Ogni paese deve seguire le risoluzioni prese dal congresso Fifa nelle Mauritius a Maggio ed avere una politica di tolleranza zero”. Il tema razzismo in Russia è tornato di attualità dopo lo sfogo di Yaya Tourè: il centrocampista del City, bersagliato da cori razzisti a Mosca in occasione del match di Champions contro il Cska, ha invitato tutti i giocatori di colore a boicottare i Mondiali in Russia ma il suo non è un caso isolato. Negli ultimi cinque anni sei episodi gravi di razzismo si sono verificati in Russia. Blatter non vuole ignorare il problema: “Nel prossimo comitato esecutivo analizzeremo la situazione in Russia, il razzismo va combattuto ma la Fifa non può essere la polizia mondiale. I comitati responsabili devono seguire le nostre regole ed applicare tolleranza zero ma non possiamo andare in un paese e dire loro cosa devono fare. Non è nei nostri diritti. Noi possiamo fermare il razzismo nel calcio e la commissione disciplinare ha il potere di sospendere le gare o dare penalità alle squadre”.

Stefano Grandi