Biasin spiega la crisi Juve: “Declino in tre mosse”

La Juventus si ferma ancora. La formazione bianconera ha ancora una gara da giocare ma i punti in classifica in questo momento sono 56 che significa quarto posto in coabitazione con il Napoli che sarà anche il prossimo avversario di Ronaldo e compagni. Anche se la matematica non condanna ancora i bianconeri, i punti di distacco dall’Inter sembrano ormai un margine troppo difficile da colmare.

Le tre mosse sbagliate

A provare a spiegare il declino della Juventus ci prova il giornalista Fabrizio Biasin che di fatto imputa le principali colpe alla società. “18-19 Una squadra fortissima allenata da un fenomeno, 19-20 una squadra forte allenata da un bravo allenatore. 20-21 Una squadra normale allenata da un esordiente. L’errore dei dirigenti Juve è stato credere che il difetto del gruppo fosse in panchina e non allo specchio”. Questo il messaggio alla dirigenza bianconera e agli errori commessi negli ultimi anni a cominciare proprio dall’addio di Allegri.

La reazione dei social

Sono tanti i tifosi che sostengono la tesi del giornalista come Alessandro che scrive: “Quella del 19/20 era una squadra che necessita di essere rifondata, affidata a un allenatore che si è limitato a fare il gestore rinunciando a qualsiasi idea del suo calcio”. Anche Luigi la pensa allo stesso modo: “Analisi perfetta. Dovevano essere cambiati 7/8 giocatori e non l’allenatore”. Simone prova a fare chiarezza: “Pirlo è stato messo nelle condizioni di fallire perché a questa squadra in ricostruzione serviva un allenatore vero che costruisse un abito tattico su misura per valorizzare il gruppo. Pirlo sarebbe dovuto arrivare dopo Allegri, invece questa per Sarri era la squadra perfetta”.