04/07/2021 23:52
Dalla Juve è andato via un mese fa, con un toccante saluto in conferenza stampa al fianco di Andrea Agnelli. Fabio Paratici, però, alla società bianconera è rimasto molto affezionato. Ecco perché sono molto significative le parole dell'attuale direttore sportivo del Tottenham ai microfoni di Sky, con alcuni succosi retroscena di mercato inediti.
Ecco le parole del dirigente:
"Berardi è stato molto vicino alla Juventus, siamo stati in contatto per tre anni anche se abbiamo cominciato a trattarlo dopo poche partite. Di certo è un grande talento e sarebbe stato un peccato non poterlo mostrare a livello internazionale. Sono felice per lui. Chiesa? È un ragazzo di grande qualità e ha un carattere pazzesco. La sua dote migliore è la tenacia e la voglia di migliorarsi sempre. Alla Juve siamo sempre stati convinti delle sue doti".
Quindi sul possibile ritorno a Torino di Pogba:
"Siamo sempre molto affezionati ai calciatori che abbiamo avuto con noi, Paul è arrivato a 18 anni, è cresciuto alla Juve ed è stata una grandissima soddisfazione vederlo avere successo. Questo affetto fa parte della relazione che c'è sempre tra Pogba e la Juventus. Detto questo, credo sia molto difficile, non c'è mai stato un momento in cui siamo stati vicini a riprenderlo".
Infine su Euro 2020 e su Kane:
"Finale Italia-Inghilterra? Dovesse succedere sarei molto sfortunato, qualora dovesse vincere l'Italia non so come mi accoglierebbero i miei colleghi di lavoro, visto che sono qui da dieci giorni. Kane è un grandissimo giocatore, non vedo l'ora di vederlo all'opera. L'obiettivo del club e mio è quello di tenerlo per un altro anno. È uno dei migliori al mondo, un giocatore completo e speciale. Pronostico su Italia-Spagna? Si affrontano due grandissimi allenatori come Mancini e Luis Enrique. Sarà una partita tattica, secondo me rispetto a loro l'Italia ha qualche certezza in più. Noi stiamo giocando molto bene e abbiamo più solidità in qualche calciatore. Bonucci e Chiellini, in particolare, sono miei amici e sono speciali per me. Non sono stati solo miei calciatori. Con Bonucci ci sentiamo spesso".