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Benitez: Ho imparato tanto da Sacchi, ho visto tutte gare suo Milan

19/05/2020 16:20

Benitez: Ho imparato tanto da Sacchi, ho visto tutte gare suo Milan |  Sport e Vai

Da quando ha vinto la Coppa UEFA col Valencia in questo giorno del 2004, negli anni Rafael Benìtez ha consolidato la propria immagine di brillante tattico del calcio europeo. Nel 2005 lo spagnolo ha condotto il Liverpool alla vittoria della Champions League e della Supercoppa , poi nel 2010 si è aggiudicato con l'Inter la Coppa del Mondo FIFA per club e infine nel 2013 ha guidato il Chelsea alla vittoria della Europa League.

Ripercorrendo la sua carriera manageriale Benitez al sito dell'Uefa parla della sua filosofia, della mentalità competitiva, della sua formazione da allenatore: "Tifo Real Madrid da quando sono nato. Ho iniziato a giocare col Real quando avevo 13 anni. Poi mi sono infortunato e sono stato mandato in prestito. Lì dovevo sempre vincere, lottare per restare in squadra e sollevare la coppa indipendentemente dalla competizione.

Ho lavorato molto in Italia, sono stato in Francia, Olanda, persino nei centri di formazione di Stati Uniti e Inghilterra. Impari qualcosa da ogni esperienza. La verità è che si impara da tutti. Il mio idolo come allenatore era Arrigo Sacchi; mi piaceva parlare con lui in Italia quando ne avevo la possibilità, o con Francisco Maturana quando è venuto in Spagna. Avrò visto 20 partite del Milan di Sacchi e ho annotato ogni singola cosa che è successa, così ho potuto tirare fuori le linee guida che poi avrei insegnato ai miei giocatori. Sono sempre stato uno disposto a imparare. Ho passato molte ore al centro di formazione a parlare con Vicente del Bosque. Abbiamo parlato molto di quello che stava succedendo, dei giovani giocatori; ricordo anche di aver parlato di Guti e del fatto di tagliarsi i capelli o meno.

Non si giudicano gli allenatori solo in base alla loro capacità di vincere trofei con le grandi squadre. Io e la mia squadra - ho un team con cui lavoro, non sono solo io - abbiamo ottenuto la promozione col Tenerife, con l'Extremadura e poi ci siamo riusciti anche con il Newcastle United. Abbiamo vinto trofei in tre paesi diversi.

E questo cosa significa? Beh, che il gruppo con cui lavori, il tuo modo di lavorare, i tuoi metodi, il tuo stile di gioco, nell'insieme è tutto competitivo. Questo aspetto ti permette di vincere e di adattarti. La mentalità inglese è molto competitiva. A loro piace allenarsi con intensità. Ci sono tattiche in cui riescono meglio ma a volte sono anche in grado di rallentare il gioco, cosa che gli italiani sanno fare bene.

Penso che ci sia un fattore legato alla fortuna da non trascurare, ma se ti alleni e lavori duramente, allora avrai successo. Prendo l'esempio della finale di Istanbul. L'anno successivo abbiamo vinto la FA Cup adottando lo stesso approccio con Pepe Reina ai rigori, e perché? Perché avevamo passato un anno ad analizzare i rigoristi. Se sei il rigorista della tua squadra, oggi puoi calciare il rigore in un posto, e domani in un altro.

Quando invece non sei un rigorista abituale ma vai sul dischetto per necessità ad esempio per una finale, allora scegli il tuo angolo preferito. Dei rigoristi sapevamo chi erano quattro dei cinque e questo ha dato al nostro portiere un grande vantaggio. Ecco perché credo sia vero che più si lavora sodo, più la fortuna ti accompagna.


Tags: real madrid benitez sacchi

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