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Bastoni: Se avrò un'altra figlia la chiamerò in onore dell'Inter

29/04/2022 12:19

Bastoni: Se avrò un'altra figlia la chiamerò in onore dell'Inter |  Sport e Vai

Alessandro Bastoni si racconta a Day Off, il format di Dazn condotto da Diletta Leotta, nel quale svela una serie di retroscena e curiosità legate alla sua carriera di calciatore e alla sua vita privata. Si parte dagli esordi nel mondo del calcio:

“Al provino dell’Atalanta mi ha portato il papà di una mia compagna d’pratorio che ha detto a un visionatore, Franco Maffezzoni, di venire a vedermi e lui mi ha portato nell’Atalanta a 7 anni e non me ne sono più andato fino ai 19".

Quindi sulle figure di riferimento:

“Gasperini per me è stato fondamentale, a 17 anni mi ha chiamato in prima squadra, in un’Atalanta che puntava già all’Europa. Ha puntato su di me fin da subito, io ho ripagato la sua fiducia e lo ritengo una persona fondamentale per il mio percorso. Ad Antonio Conte devo veramente tanto, mi ha consacrato, mi ha trasmesso tanto a livello tecnico e di mentalità. Non è da tutti far giocare un ragazzo nell’Inter, in un Inter che doveva ripartire quindi gli devo tantissimo. Uno dei miei idoli è Steph Curry, il mio sogno è vederlo giocare. Lui ha cambiato le regole del gioco a livello difensivo nel basket e io vorrei fare lo stesso nel calcio. Non mi piace solo difendere ma mi piace anche attaccare e propormi, andare in fase offensiva”.

 Anche il padre era calciatore:

“Lui giocava a calcio da ragazzo ma non è riuscito a sfondare quindi tutto quello che ha imparato ha cercato di trasmettermelo per il mio percorso, da piccolo mi portava lui a Bergamo agli allenamenti quindi si è creato un bellissimo rapporto tra di noi. Senza una famiglia forte alle spalle si fa fatica a raggiungere determinati risultati. Ancora oggi dice di esser è più forte di me “se avessi avuto la tua testa con le mie qualità avrei sfondato”, me lo dice sempre, abbiamo un bellissimo rapporto, sia con lui che col resto della famiglia”

 Infine altre curiosità:

“Mi sono tatuato un bambino ai piedi di una scalinata con un pallone da calcio in mano perché rappresenta il mio sogno, quello di tanti bambini che sognano di fare i calciatori. Alla fine della scalinata c’è San Siro ed esserci arrivato è motivo di grande orgoglio per me però sono solo all’inizio della mia scalata, abbiamo fatto un bel campionato con l’Inter abbiamo vinto la Super Coppa, un campionato e l’Europeo con la maglia della Nazionale ma è solo l’inizio del mio percorso che mi regalerà, e regalerà ai miei tifosi, tante gioie. Dopo il calcio, il basket è lo sport che apprezzo di più, ho tante amicizie legate al basket, un mio grande amico è Amedeo della Valle che ha giocato nell’Olimpia Milano e ora gioca nel Brescia, quando ho tempo vado sempre a vederlo giocare. Mia figlia? L’abbiamo chiamata Azzurra per la Nazionale ma ci piacerebbe avere una secondogenita e chiamarla Nera, così abbiamo la combo perfetta Nera Azzurra”.


Tags: inter bastoni Dazn

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