04/10/2021 13:07
Prende posizione anche Paolo Bargiggia sulla vicenda delle offese razziste a Koulibaly, definito scimmia ieri durante Fiorentina-Napoli. Sul suo sito internet l'ex giornalista di Mediaset esce dal coro e dice
Lo diciamo subito: quel genere di ululati è deplorevole e deprecabile. Va condannato, senza se e senza ma. Ma come sempre, dietro a questi episodi all’apparenza semplicissimi, si nascondono dettagli profondi, molto più complessi di un’accusa razzista. Gli insulti ai giocatori di colore, infatti, spesso non hanno nulla a che vedere con il razzismo. I “tifosi”, virgolette d’obbligo, sanno bene come tenere sotto scacco i loro club di appartenenza. Al minimo ululato infatti, le società rischiano ammende e multe per la responsabilità oggettiva: un vero e proprio coltello dalla parte del manico per gli ultras.
Chiunque abbia frequentato almeno una volta uno stadio sa benissimo che le offese raramente hanno una motivazione seria e premeditata; solitamente i giocatori avversari si offendono senza se e senza ma, e soprattutto a prescindere dal colore delle pelle dei medesimi. Ma ora gli imbecilli conoscono un modo per rendere il loro insulto ancora più utile alla causa: prendersela con i neri. Se l’offesa è infatti a stampo razzista, il polverone che ne scaturisce investe completamente il club dei suddetti “tifosi”. Infatti, anche questa volta, a pagare è stata la società: Joe Barone costretto a scusarsi con il Napoli e Fiorentina che dovrà pagare un’ammenda pesante e salata.
Si arriverà dunque ad un vero e proprio ricatto tra delinquenza e società sportiva, con gli ultras pronti a farla pagare ai dirigenti “scomodi” a suon di ululati, apparentemente, razzisti?