Bargiggia e Moggi rivelano il ruolo che avrà Agnelli in futuro

La notizia aveva fornito ulteriori elementi di discussione sulla crisi Juve: Paolo Bargiggia aveva riferito di un colloquio tra John Elkann, il presidente di Exor e Andrea Agnelli, il presidente della Juventus in cui il primo avrebbe proposto al secondo di acquisire personalmente il 30% della Juventus, che gli verrebbe ceduta anche in segno di riconoscimento (ma non a titolo gratuito) per il lavoro fatto. Oggi il giornalista sul suo sito conferma l'incontro ma aggiunge

Ma sembra che, al momento, l’offerta sia stata congelata da Agnelli che, a questo punto potrebbe comunque restare al vertice del club per continuare nel piano triennale del Progetto Giovani partito all’inizio di questa stagione. Poi, eventualmente si vedrà.

A supporto di ciò riporta le parole che gli concede in esclusiva Moggi

“Credo proprio che Andrea resterà ancora alla guida della Juventus anche se, probabilmente gli chiederanno di spendere meno. Ai miei tempi l’imput che avevano noi dirigenti era quello di risparmiare. Io non avrei mai dato 31 milioni netti di stipendio a Cristiano Ronaldo, per giunta a 34 anni. Con 9 scudetti conquistati, globalmente il giudizio su Agnelli è positivo. Non è obbligatorio vincere in Europa se porti a casa 9 scudetti in 10 anni. Ma di questa dirigenza della Juve c’è una cosa che non mi piace: la gestione della comunicazione che porta alla scelta di non rispondere mai agli attacchi che arrivano dall’esterno. Secondo me ti devi difendere da chi ti attacca. Ai miei tempi rispondevamo sempre colpo su colpo a chi offendeva la Juve, anche se poi l’abbiamo pagata cara”.