15/02/2023 15:48
Erling Haaland vuole esserci, assolutamente. Nonostante le precarie condizioni fisiche, il recupero di Premier League Arsenal-Manchester City in programma stasera, mercoledì 15 febbraio, è un motivo più che valido per forzare un po' e correre qualche rischio.
La sfida tra Gunners e Citizens - recupero della dodicesima giornata di Premier League - è troppo importante e il norvegese non vole saltarla: il City segue in classifica a tre punti di lunghezza dagli uomini di Arteta ma, rispeto all'Arsenal, ha giocato una partita in più. L'aggancio di stasera è fondamentale per tenere apertissima la corsa alla vittoria della Premier League.
Arteta opta per il 4-2-3-1 e affida a Nketiah le chiavi dell'attacco. Alle sue spalle il terzetto composto da Saka, Odegaard, Martinelli che farà da filtro tra mediana e attacco. Xhaka e Partey si occupano dell'impostazione della manovra. In difesa, insieme a White, Saliba e Gabriel c'è anche il grande ex Zinchenko.
Guardiola resta fedele al 4-3-3 e, in attesa di conoscere le sorti di Haaland il quale è dato in ogni caso titolare nel tridente offensivo completato da Grealish e Mahrez, schiera in retroguardia la quaterna composta da Lewis, Ruben Dias, Laporte, Aké. Il trio di centrocampo è De Bruyne, Rodri, Gundogan.
ARSENAL (4-2-3-1): Ramsdale; White, Saliba, Gabriel, Zinchenko; Xhaka, Partey; Saka, Odegaard, Martinelli; Nketiah.
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Lewis, Ruben Dias, Laporte, Aké; De Bruyne, Rodri, Gundogan; Mahrez, Haaland, Grealish.
Il colpo alla caviglia subito nel corso della sfida contro l'Aston Villa, vinta da De Bruyne e compagni per 3-1, non ferma la voglia di Haaland di prendre le redini dell'attacco e portare avanti il duplice obiettivo: il primo, di squadra, è quello di chiudere la stagione con la prima Premier League in bacheca della sua cariera; il secondo, individuale, è afferamrsi quale goleador di razza, il miglior attaccante in circolazione.
Per ora, il 22enne ha collezionato la bellezza di 25 reti in 21 apparizioni in campionato, viaggia a una media incredibile e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Sa bene che i suoi successi personali passano tutti attraverso la squqadra di club e che difficilmente potrà contare sul valore tecnico della nazionale norvegese per conquistare traguardi storici con la maglia della nazionale.
Il biondo atttaccante alla corte di Pep Guardiola ha viaggiato con i compagni verso Londra e l'Highbury: Guardiola ha detto di averlo sostituito solo a scopo precauzionale ma la caviglia di Haaland non gode di uno stato di salute ottimale.
Quanto fa male? Quanto è opportuno rischiarlo? Di sicuro c'è che Haaland non segna da due gironate e, per lui, è sicuramente una novità: non la peggiore della carriera, visto che la striscia più negativa del bomber è quella vissuta con la maglia del Borussia Dortmund quando, era il periodo a cavallo tra aprile e maggio della passata stagione, rimase a secco di gol per cinque giornate.