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Arsenal: Arteta sulle orme di Wenger

28/01/2023 19:18

Arsenal: Arteta sulle orme di Wenger |  Sport e Vai

 
E’ da poco iniziato il girone di ritorno della Premier League e l’Arsenal viaggia apparentemente a un'altra velocità rispetto alle altre, mantenendo un buon vantaggio di 5 lunghezze sui rivali del Manchester City, con addirittura una gara da recuperare. Gli uomini guidati da Mikel Arteta inseguono la vittoria del titolo che manca da troppo tempo nella bacheca dei Gunners. L'ultimo trionfo biancorosso, infatti, risale alla stagione dei record del 2003/04 sotto la guida di Arsen Wenger, che era riuscito nell’impresa di stravincere senza perdere nemmeno una gara. Da lì il soprannome di "invincibles".

L'Arsenal potrebbe ripetere il "miracolo" a distanza di quasi 20 anni


Tutto fa ben sperare in casa dei Gunners. Si sprecano i paragoni con la magica stagione 2003/2004. Addirittura, la posizione attuale in classica, a parità di giornate, è anche migliore: quella squadra, a questo punto della stagione, si trovava seconda in classifica a 1 solo punto dal Manchester United, mentre a fine stagione il distacco era di addirittura 11 punti sulla seconda piazza (occupata dal Chelsea) e 15 sulla terza (dello United). Oggi gli uomini di Arteta sono ben saldi al primo posto e sembrano non voler arrestare la propria corsa pur non potendo battere il record di invincibilità. Sia l’Arsenal degli invincibili, sia quella di oggi hanno dimostrato di giocarsela alla pari negli scontri diretti ed essere all’altezza delle principali rivali del campionato, legittimando ancor di più il proprio dominio. 


Arteta con il gruppo, Wenger con il bomber: due stili diversi per dominare ugualmente la Premier League


Dando uno sguardo alle statistiche, si nota chiaramente dove risieda la differenza tra la formazione di Arsene Wenger e quella attuale di Arteta:  20 anni fa, i Gunners furono trascinati da un singolo attaccante, mentre oggi domina il collettivo. Nella stagione degli "Invincibles", infatti, Wenger poteva affidarsi alle prestazioni di un grande bomber come Thierry Henry, che in quell'anno ha segnato la bellezza di 30 reti in 37 gare. Oggi l’Arsenal non ha un vero goleador ma gioca coralmente portando più uomini a gonfiare la rete. Lo dimostra il fatto che il capocannoniere attuale della squadra è il centrocampista Martin Odegaard con 8 reti, mentre i due attaccanti Bukayo Saka e Gabriel Martinelli hanno siglato "solo" 7 gol ciascuno. Col lavoro e con ottime idee, Arteta ha ribaltato la mancanza di un vero ariete d'area, rendendola un punto di forza: il gioco corale dei biancorossi ha già permesso di segnare, a questo punto della stagione, ben 45 reti contro le 35 dell'Arsenal del 2003/04. E se a tutto questo aggiungiamo anche il fresco innesto di Leandro Trossard, arrivato da poco dal Brighton di De Zerbi, le cose non possono che migliorare. 
 
A cura di Massimo Santalucia


Tags: arsenal Arsene Wenger saka arteta mikel arteta

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