Arrivano i nostri, ora Spalletti può divertirsi davvero

Il turnover gli piace ma sa dosarlo. Per Luciano Spalletti non è ancora arrivato il momento di fare rotazioni importanti, il suo Napoli deve prima assumere una sua dimensione con i giocatori tutti in condizione ma ha già avvisato tutti che presto ognuno avrà spazio. Anche grazie alla regola dei 5 cambi il tecnico toscano si è innamorato di un'idea: ci sono i titolari del primo tempo e quelli del secondo tempo, sono tutti titolari. E quella rosa che si è battuto per trattenere in toto, minacciando di incatenarsi se necessario, ora se la gode tutta e gli piace sempre di più. Non passa conferenza che Spalletti non abbia una o più parole di elogio per i suoi giocatori. E non sembra ruffianeria, sa bene don Luciano che i giocatori sono "tutti amici fin quando gli dai una maglia da titolare, dopo non più" ma in questo gruppo solido, figlio di tanti ieri e del lavoro di tanti suoi predecessori ("un onore essere accostato a chi mi ha preceduto, non dimenticate Benitez e Ancelotti che hanno contribuito a creare questa squadra"), si specchia con gioia e orgoglio. Da Insigne che da lezioni di come si fa davvero il capitano a Koulibaly che è l'esempio della professionalità fatta persona passando per tutti gli altri.

E da oggi arrivano i nostri. Già perchè inizia a sfoltirsi l'infermeria azzurra: Mertens e Demme sono guariti e si sono aggregati, a breve toccherà anche a Lobotka e Ghoulam. E allora sì che Spalletti potrà divertirsi col turnover, sia per far rifiatare chi ha speso molto, sia per nuove soluzioni  di gioco a seconda anche dell'avversario. Oggi però testa solo al Cagliari di Mazzarri, prima della sosta il Napoli ha altre tre partite da affrontare. Stasera con i sardi, giovedì sempre al Maradona in Europa League con lo Spartak Mosca e domenica prossima con la Fiorentina al Franchi. Vincerle tutte è l'obiettivo.