Anche Sgarbi adesso sragiona su Maradona

Forse si è reso conto di essere stato poco "fuori dal coro" Vittorio Sgarbi nei suoi ricordi a caldo su Maradona ("Maradona è stato per il calcio quello che Caravaggio è stato per l’arte: inarrivabile”, o anche a Radio Kiss: " Io e Diego ci sentivamo sempre, mi chiamava spesso. L'ho sempre difeso quando qualcuno tentava di parlar male di lui. Il paragone che tiene di più è proprio quello con Caravaggio, la sua follia. Non muore mai proprio come lui. Hanno commemorato Maradona con la mascherina in Parlamento, ma Diego non l'avrebbe accettata, avrebbe tolto la mascherina") quando l'ha anche difeso dalle critiche di altri "opinionisti" ("Come sciacalli sui cadaveri, piccoli moralisti si accaniscono su un uomo la cui vita, oltre ogni debolezza, è leggenda. Perché Maradona era al di sopra del bene e del male”.) così oggi il critico d'arte a Sky ha pensato bene di trovare qualche difetto al mito, dicendo

Non sono stato tifoso di Maradona, ero troppo grande e ne ho visto il mito. Sono stato tifoso di Sivori, era la ragione per cui ero juventino. Ho visto una vecchia registrazione di Maradona, ha detto di essere il più grande senza citare Pelé e Sivori. Per me Sivori è stata potenza e fantasia. Di Maradona sono stato amico, quando hanno iniziato ad attaccarlo ed ero l'unico che lo difendeva. Bartoletti pure, ma Mughini l'ha sempre attaccato. Mi ricordo che l'attaccavano tutti. Tutto discutibile, ma non si può condannare il fuoco che esce"