16/11/2022 10:15
Sono in buona compagnia Abraham e Karsdorp gli ultimi giocatori accusati da Mourinho di essere dei traditori, in maniera più o meno forte. Nella sua carriera lo Special One ha sempre avuto l'ossessione dei traditori e delle spie, come ricorda El mundo deportivo. Tanti i precedenti in tal senso, in Premier come in Liga. Il suo incubo maggiore è che qualcuno spifferi all'esterno le sue mosse tattiche. Scrive El Mundo
Durante la sua permanenza al Tottenham è trapelato che le sue sessioni erano “noiose e prevedibili” per i giocatori. Il portoghese ha iniziato a cercare i “ratti”, le spie, negli spogliatoi, ma non è riuscito a trovarli. E allora ha additato il francese Ndombelé per la scarse prestazioni. Al Real Madrid iniziò la stessa disperata ricerca nel 2013. Alla fine pagò Casillas: “Toccava a me, pensava che fossi io la talpa”, ha poi raccontato il portiere”.
“Alla sua seconda parentesi al Chelsea, nel 2015-16, dopo aver perso inaspettatamente contro il Leicester City, disse ai media che alcuni giocatori lo stavano “tradendo” e, sebbene non abbia fatto nomi, fece cadere indizi che puntavano direttamente a Cesc Fabregas, Pedro ed Eden Hazard. Più tardi, al Manchester United, di nuovo la stessa storia. Sosteneva che un giocatore avesse fatto trapelare la formazione in una partita contro il Chelsea tre ore prima dell’inizio. Lì ha anche accusato i giocatori di tradimento per scarse prestazioni, come Lucas Shaw. Allo United ha finito per accusare anche i raccattapalle dell’Old Trafford: troppo lenti nel restituire palla ai suoi giocatori in una partita di Coppa di Lega contro l’Hull City. Per la partita dopo di Premier li fece sostituire tutti”