Anche Moggi ad assemblea Juve: lacrime, accuse e una chiavetta Usb per Agnelli

Sommerso dagli applausi, anche Luciano Moggi è intervenuto all'assemblea degli azionisti della Juventus. Tre i motivi. Capire realmente le condizioni del bilancio della Juventus, ringraziare Andrea Agnelli e smentire una volta per tutte la convinzione che la Juve vinca o abbia vinto solo rubando. Questo il testo integrale del discorso di Moggi:

"Questo è un applauso che mi commuove. Ho da dire alcune cose che mi sento di dire. Sono venuto per tre motivi. Capire sul bilancio delle Juventus, visto e considerato che non tengo molto conto di quello che leggo. Si leggono solo catastrofi sul bilancio della Juve, mentre a quanto vedo la realtà non è così disastrosa. Secondo: ringraziare Agnelli, perché nove scudetti non si vincono con facilità, sono quelle cose che difficilmente si riesce a capire dall'esterno. O non ha saputo difendersi o ha lasciato cadere tutto quello che gli veniva addosso ed è diventato un giocattolo, soprattutto dei media. Terzo. Assurdo che si dica che la Juventus non vinca perché non ruba: la Juventus non ha mai rubato niente a nessuno, anzi forse ce l'hanno rubato a noi uno scudetto, al Curi sotto il diluvio del Curi. Ce l'hanno rubato un anno dopo quando il presidente del Coni fece giocare Nakata a Torino cambiando le regole in corsa e facendo pareggiare la Roma a Torino. In panchina nell'Italia come general manager dell'Italia c'era chi falsificava il passaporto a Recoba. Tutto questo discorso fatto contro la Juve: io ancora combatto per Calciopoli. Siamo stati indicati come colpevoli di cose che hanno fatto altre. Qui, in questa chiavetta, sentirai il presidente federale Carraro che dice che la Fiorentina ha rubato 200 milioni, che dice a dicembre 2004 di non aiutare la Juventus prima di uno scontro diretto col Milan".