Ambrosini spiega perchè col Manchester fu la partita perfetta

Per tantissimi tifosi del Milan quella resta la partita perfetta, più bella e più completa di tutti i (tanti) trionfi dell'epoca Sacchi. Quando il Milan il 2 maggio del 2007 travolse a San Siro il Manchester United per 3-0, trascinato dalla grinta di Gattuso e dalla classe di Kakà, si entusiasmarono tutti. Domani si rinnova la sfida con gli inglesi, anche se in Europa League, e uno dei protagonisti di quella sfida ricorda tutto alla Gazzetta. Si tratta di Massimo Ambrosini che parte dal primo flash che gli viene in mente

Quando siamo usciti per il riscaldamento, San Siro era stracolmo, sono riuscito a godermi lo spettacolo degli spalti e a emozionarmi realmente mettendo da parte per qualche minuto lo stress della partita. Un’alchimia speciale anche perché continuo a pensare che il 3-2 preso all’ultimo secondo all’andata fu la miccia per fare esplodere ciò che è successo al ritorno. Senza quel gol non saremmo arrivati così carichi. Perché la partita perfetta? Perché ci eravamo presentati nelle migliori condizioni possibili. Abbiamo vinto ogni duello, come squadra non c’è stata partita e quando a livello tecnico indovini un paio di scelte che indirizzano la partita, tutto va in discesa. E poi, il pubblico. Ragazzi, giocare a San Siro in quelle condizioni non è facile. Per gli altri... Kakà? Era al top. Aveva la percezione della sua forza, una condizione tecnica straripante e una squadra che lo sorreggeva. Unisci tutto ciò e viene fuori il Pallone d’oro