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Albertosi: Fossi andato alla Juve avrei vinto di più, che liti con Zoff

29/10/2019 08:30

Albertosi: Fossi andato alla Juve avrei vinto di più, che liti con Zoff |  Sport e Vai

«Sono felice con Elisabetta, la mia seconda moglie da oltre quarant’anni. Festeggerò 80 anni con lei e i miei figli. Sereno. Non ho rimpianti. E ho la coscienza a posto. Forse sono stato un po’ matto, come tutti i portieri, però me la sono goduta». Enrico Albertosi festeggia i suoi 80 anni in famiglia. L'ex portiere si confessa al Corriere della Sera e ripercorre la sua carriera: "Ho lasciato la Fiorentina perché avevo qualche problema personale e non andavo d’accordo con Bassi, l’allenatore. Mi aveva chiamato Italo Allodi per portarmi all’Inter ma a giugno, con mia grande sorpresa, mi sono trovato ceduto al Cagliari. Non ci volevo andare. All’epoca la Sardegna era una terra di banditi, mi faceva persino paura. E invece mi sono innamorato di quell’isola e di quella gente meravigliosa- Eravamo un gruppo formidabile. Ancora oggi ci vediamo con quei ragazzi: Tomasini, Greatti, Brugnera". E Riva: «Gigi sembrava scontroso, in realtà era solo timido. Nell’estate del '74 mi ha combinato un brutto scherzo: insieme a lui dovevo andare alla Juventus e il suo rifiuto ha fatto saltare anche il mio trasferimento». Ma non gli andò male: «Perché sono finito al Milan dove ho vinto lo scudetto della stella con Liedholm, un grande allenatore. Lui Scopigno e Valcareggi sono quelli a cui mi sento più legato, uomini che hanno capito il mio carattere. Però mi lasci dire una cosa...Se fossi andato alla Juventus avrei vinto molto di più e la mia carriera sarebbe stata diversa. E invece a Torino c’è andato Zoff…». Con il quale ha litigato… «Dino mi soffriva. Nel '78, ero alla fine della carriera, mi chiama Bearzot e mi chiede: Ricky vuoi fare il terzo portiere in Argentina? Io rispondo sicuro: pur di venire porto anche le valigie. Sarebbe stato il mio quinto Mondiale come nessun altro calciatore italiano a quei tempi. Dopo dieci giorni mi richiama il c.t. e mi dice che Zoff soffre la mia presenza e che è costretto a lasciarmi a casa. Ci rimasi Malissimo. E ho criticato pesantemente Dino per i due gol presi fuori dall’area con l’Olanda, uno quasi da centrocampo.... Solo tanti anni dopo, incontrandoci in un albergo, abbiamo fatto pace». Infine un consiglio al ct Mancini: «Intanto proverei Meret: è giovane, è bravo e ha un gran futuro».


Tags: juventus milan zoff

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