Al Khelaifi, bordate ai club rivali del PSG e lo sfottò contro la Super Lega

Il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al Khelaifi è intervenuto ad un seminario in Portogallo anche in qualità di capo dell'ECA, parlando dello stato attuale del calcio e del suo futuro, non senza disdegnare qualche frecciatina.

Secondo il qatariota il calcio deve innovarsi e cercare la strada della creatività, cercando di rendere più avvincenti le partite, "per esempio raccontando tutto quello che ruota intorno ai giocatori e al match, che rimane la cosa più importante". E già che c'era, è tornato sul progetto poi arenatosi della SuperLega, contro il quale il presidente dell'ECA si era opposto, e al quale ha contrapposto il futuro format della Champions League, che a suo dire "dimostra già che si può crescere comunque, sviluppandosi con il coinvolgimento di tutti i club, dai più piccoli ai più grandi, rispettando tifosi e media. E non solo favorendo due o tre club".

Al Khelaifi si riferisce a Juventus (che il suo PSG sta per affrontare in Champions League), Real Madrid e l'iperindebitato Barcellona, apostrofandoli in maniera sarcastica e beffarda "SuperLega dei 3" o "Non-proprio-SuperLega". E secondo lui bisogna non solo comprare, ma anche investire. "Se vuoi crescere devi investire. Il calcio deve permettere nuovi investimenti, ma con regole chiare che impediscano derive [...], come quelle di club che invece accumulano debiti per miliardi di euro, con gestioni che lasciano solo disastri, destinate a peggiorare ancor di più la situazione. Questa tendenza può distruggere il calcio. Al PSG non abbiamo debiti, anche se abbiamo avuto difficoltà indotte dalla pandemia, ma vogliamo continuare a crescere, per aumentare il nostro potenziale su scala internazionale. Quello che certi grandi club non vorrebbero accadesse, perché non vogliono affrontare la competizione".