Adani, che bordate: Chi mi critica non sa niente, vi dico io cosa ho fatto

Di essere dirimente ne è consapevole. Lele Adani legge sia i complimenti che gli rivolgono i fan che le critiche di chi non sopporta il suo essere a volte saccente. L'opinionista della Rai divide spesso e per molti è sopravvalutato, è un oracolo che non avrebbe diritto di critica, specie quando si parla di allenatori o giocatori che hanno vinto tanto più di lui.

In occasione della "Bobo Tv Show, che si è tenuta al teatro di Civitanova Marche, Adani ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. L'ex giocatore di Inter, Fiorentina e Brescia dice di non rimpiangere di essere nato 20 anni dopo: "No e spiego il perché. Io sono partito da un paese di 5000 persone, giocavamo col mio migliore amico che avevamo i due cancelli in orizzontale, quindi era un campo non simmetrico. Si partiva da lì e si sperava che ti chiamasse la Sammartinese per poter indossare quella maglia neroverde. 

Poi aggiunge: "Sapete quanti calciatori hanno giocato in Nazionale italiana? Questo sapete a chi lo dico? Ai giornalisti o qualcheduno che dice ‘come calciatore eri mediocre'. Perché invece di dirti ‘sei bravo come commentatore' ti dicono ‘eri scarso come calciatore'. Uno non è che se deve fare un complimento, prima deve tagliare le gambe....Non arriviamo a 900 calciatori che hanno indossato la maglia azzurra. Se non è realizzare un sogno questo, qual è?  Il Signore mi ha permesso, di potere il 15 novembre del 2000 a Torino in un'Italia-Inghilterra 1-0, gol di Gattuso, di subentrare al 22′ del secondo tempo ad Alessandro Nesta, andando a giocare di fianco a Paolo Maldini. Quindi io sono andato a debuttare nella Nazionale italiana di calcio che ha vinto 4 Mondiali di fianco a Paolo Maldini",