Abraham: All'inizio non volevo venire a Roma, sapete come chiamo Mourinho?

Nel corso di un'intervista a Cbs Sport Tammy Abraham ha rivelato un interessante retroscena sul suo approdo alla Roma: all'inizio, infatti, non voleva venire in Italia. Poi, per fortuna, ha cambiato idea:

"Dal primo momento in cui hanno provato a creare un contatto con me, ho pensato: 'No, questo non fa per me'. Quando poi le persone ti spiegano le loro ambizioni, vogliono metterti fiducia e ti fanno sentire che hai un valore, vuoi solo dare loro tutto di te. Appena sono arrivato a Roma, me ne sono innamorato. Mpurinho? Lui mi ha solo detto: 'Beh, vuoi venire nella Roma soleggiata o vuoi continuare a prendere la pioggia in Inghilterra?'. Non gliel’ho mai detto e, per favore, non fategli vedere il video, ma ogni volta che lo vedo è quasi uno shock anche se lo vedo ogni giorno. Quando ero piccolo e lui era al Chelsea l’avevo visto un paio di volte per qualche allenamento, sapevo un po’ come era fatto. Adesso che sono venuto qui lo chiamo il mio zio di Roma”.

Riflettori puntati sulla doppietta nel derby:

"Ogni giorno il derby salta fuori. Ogni singolo giorno sentivo frasi come 'il derby sta per arrivare, il derby sta per arrivare'. Ne sono eccitato, i tifosi lo sono, tutti in città lo sono. I romanisti dei veri appassionati. Tutti parlano delle partite, dei miei gol, delle prestazioni. Sono fan sfegatati e fanno bene a esserlo. Quando indossi la loro maglia tu non rappresenti solo la squadra, ma rappresenti tutta la città".