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Abbiati sul disastro Milan: "Persi i valori del passato rossonero"

24/05/2016 11:09

Abbiati sul disastro Milan: "Persi i valori del passato rossonero" |  Sport e Vai

Christian Abbiati è uscito chiudendo la porta dello spogliatoio del Milan e la sua carriera da calciatore. Il portiere, una delle ultime bandiere rossonere, ha parlato a ruota libera in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, svelando quali sono stati, a suo parere, i problemi della squadra in questa tribolata stagione, conclusa con il settimo posto in campionato e la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. “Questa rosa non era da 7° posto - spiega Abbiati - Con il giusto atteggiamento si potrebbe tornare a puntare la Champions già il prossimo anno. Atteggiamento sbagliato? Ci sono stati 4-5 elementi che non hanno fatto quanto gli veniva chiesto. E non parlo di errori tecnici. Il fatto è che se ce n’è solo uno lo controlli e lo isoli, ma cinque sono tanti ed è tutto molto più complicato”.

Secondo Abbiati, nello spogliatoio del Milan si sono persi i valori che, in passato, hanno condotto i rossoneri a vincere tutto. “Se chiudo gli occhi e ripenso al Milan fino al 2011, vedo un’altra squadra, sotto tutti i profili. Io ragiono secondo certi valori che mi hanno trasmesso Albertini, Costacurta e Maldini. In carriera sono stato multato solo una volta, per un ritardo. Mi ero addormentato. Non sto dicendo che a quell’epoca vivessimo in clausura, ma quando ci allenavamo andavamo a mille all’ora. Se si perde male, a me non viene nemmeno in mente di farmi vedere all’Hollywood. Ormai ero arrivato a un punto in cui il lunedì mattina avevo ansia quando uscivo di casa. Per come andava la squadra mi vergognavo a uscire, anche se la mia coscienza era pulita”.

Quanto al futuro, Abbiati spiega di dover vedere Galliani. Ma precisa anche di non puntare a tutti i costi a un posto in società. “Mi piacerebbe molto restare nel Milan. Mi vedrò con Galliani, ma non abbiamo un vero appuntamento e non sarò io a bussare in sede. Però ho bene in mente in cosa potrei esser utile al club. Le faccio un esempio: viene da me l’allenatore e mi spiega che quel certo giocatore non si sta comportando bene. Ecco, io sarei quello che va a prenderlo a calci nel culo (ride, ndr). Club manager: si chiama così, giusto?".


Tags: milan adriano galliani abbiati valori

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