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Wawrinka: Stimolante far parte di questa generazione di big

24/06/2015 11:31

Wawrinka: Stimolante far parte di questa generazione di big |  Sport e Vai
Dagli idoli da bambino ai successi negli Slam, passando per la Davis e la sua crescita. Stan Wawrinka si è raccontato a Skysport come ospite speciale della rubrica “i signori del tennis”: "Da piccolo ero fan di Sampras, Rafter e di Corretja. Erano loro i miei tre giocatori preferiti. In particolare mi piaceva Sampras, ha vinto tutto e in campo era incredibile". I nomignoli che gli hanno dato, come "Stan the Man" e "Stanimal" gli piacciono: "Sono dei bei soprannomi, sono contento che mi chiamino cosi. È una sensazione particolare. Sono un tennista che cerca di fare sempre il massimo nel proprio sport. Sono cresciuto allenandomi su terra rossa dagli inizi fino ai diciannove anni. Sono sempre felice di giocare sulla terra ma mi ritengo fortunato perché posso competere ovunque. La stagione su terra è sempre entusiasmante". Emergere in una generazione di campioni non è semplice: È molto difficile giocare contro Djokovic. È il tennista più forte degli ultimi anni, ha vinto tanti trofei. Sfidarlo è complicato ma allo stesso tempo esaltante. Mi è sempre piaciuto giocare contro i migliori, in quei match capisci qual è il tuo livello. Non credo che Djokovic venga sottovalutato, tutti sanno quant’è forte. È stimolante far parte di questa generazione e sono contento di farne parte. Nadal, Federer e Djokovic sono i più forti di sempre, basta vedere le statistiche. Hanno alzato talmente tanto il livello di gioco da costringerci a migliorare. Le vittorie agli Australian Open e al Roland Garros m"hanno cambiato la vita perché entri a far parte della storia del tennis. Sono contento di questo e mi godo il momento. E" stato importante vincere Montecarlo perché l’ho fatto pochi mesi dopo la vittoria a Melbourne. E" stata una tappa fondamentale per me perché ho vinto su terra contro Federer". Un altro successo di primissima importanza per Wawrinka è stata la Coppa Davis: "La Davis è sempre stata un mio sogno, rappresentare la tua Nazione è qualcosa di straordinario. Gioco la Davis da più di 11 anni e l’anno scorso è stato speciale vincerla, Roger ha giocato e avevamo un team di gran livello". Poi l’omaggio al suo coach: “Ho sempre cercato di perfezionarmi ogni giorno. Non sempre i risultati arrivano subito, ma il duro lavoro prima o poi paga sempre. Anche Norman è la chiave del mio successo, m’ha aiutato tanto facendomi progredire come giocatore. Ho iniziato a lavorare con lui tre anni fa quando ero numero 19 e 6 mesi dopo ero top ten. Lui ha cambiato il mio modo di giocare e m’ha reso un tennista migliore. Sono sorpreso e contento della mia carriera. Ho compiuto da poco 30 anni ma per me avere 29-30-31 anni non cambia nulla. La mia vita cambierà davvero quando smetterò di giocare a tennis”.

Tags: federer Wawrinka davis sampras

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