Sterling si scusa per parole razziste ma non vuol vendere i Clippers
12/05/2014 09:12
Intervistato dalla Cnn, che stasera trasmetterà il servizio completo, il patron dei Clippers Donald Sterling, messo al bando dalla Nba che lo ha squalificato a vita per le sue frasi razziste, ha chiesto scusa per la prima volta: “Domando perdono ma non ho il diritto di commettere un unico errore? E’ stato uno sbaglio gravissimo ma non lo commetterò mai più. Io amo l’Nba e adoro i miei soci. E’ difficile per me perché so di avere torto, ho causato io questo problema e non so come riparare”. Nei giorni scorsi Sterling aveva diffuso sul suo sito internet un’altra registrazione di una conversazione da cui si evincerebbe che il proprietario della franchigia di Los Angeles non è razzista. Sterling ha comunque già iniziato a formare una squadra di avvocati di peso per contestare l’obbligo di vendere i Clippers, dove nel frattempo è stato nominato Richard Parsons come responsabile ad interim del club.
Stefano Grandi
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