Sci, Vonn: Non sento pressioni ma a Beaver Creek voglio vincere

Da una come Lindsay Vonn ci si aspetta sempre il massimo ma la sciatrice americana, che nel suo carnet vanta già 4 coppe del mondo, non sente la grande attesa del circus bianco nei suoi confronti e si sente mentalmente libera. Come si legge su Nbcsports la Vonn parla dopo l’allenamento in gigante sulla Golden Peak di Vail e racconta il suo stato d’animo: “Sarei felicissima ovviamente di tornare alla vittoria già a Beaver Creek. Tutti si aspettano subito un grande risultato da me, ma sento di non avere nessuna pressione, onestamente. Non è come due anni fa, quando abbiamo gareggiato per la prima volta a Vail, noi donne, in superG. Adesso ritorno da un infortunio, non mi sento nervosa come ero allora. Penso che l'infortunio subìto a Schladming mi abbia motivato e spinto a gareggiare a lungo. Mi sento come se ci sia ancora tanto da fare sugli sci...".  Sta pensando anche a migliorare nella discesa libera l’americana, anche se negli allenamenti deve ancora utilizzare il tutore al ginocchio: "Il mio ginocchio è a posto, vorrei già togliere il tutore, ma non me lo permettono. L'importante è che non debba indossarlo a Sochi 2014...".  Lindsey spera ovviamente di potersi allenare sulla pista "Raptor", nuova di zecca, prima delle gare di Coppa: "Ovviamente sono dispiaciuta e financo depressa per non averla potuta provare la scorsa primavera, come hanno fatto i miei compagni. Da quanto mi è stato detto, si tratta di una pista molto impegnativa, tecnica. Non vedo l'ora di provarla, so che stanno lavorando duramente per prepararla e spero di sciarci sopra primo dell'arrivo delle squadre europee. Anche in vista delle Olimpiadi di Sochi la Vonn sceglie il profilo basso: "Ho già vinto una medaglia d'oro olimpica, quindi anche in questo caso sento meno pressione. Tutto quello che arriverà in più, eventualmente, a Sochi, sarà come una ciliegina sulla torta. Considerato l'infortunio che ho avuto, penso che già essere persente alle Olimpiadi e provare a dare il massimo sia come una vittoria, per me". 

Stefano Grandi