21/08/2016 11:44
Ha fatto ricoprire di vergogna il suo staff e la sua nazionale a Rio 2016 Ryan Lochte. La storia della rapina inventata all'interno del taxi, smascherata poi dalla polizia, ha fatto il giro del Mondo. Oggi il nuotatore statunitense è tornato a parlarne in tv asserendo di non avere totalmente mentito, ma ammettendo di avere gonfiato la storia e dicendosi pentito. Con tre compagni, Gunnar Bentz, Jack Conger e James Feigen, aveva compiuto atti vandalici in una stazione di servizio. I 4 erano poi fuggiti dopo aver lasciato qualche banconota al guardiano armato che chiedeva conto dei danni. “Riconosco pienamente la mia responsabilità” ha detto. “Ho esagerato la storia e se non lo avessi fatto non saremmo in questo pasticcio. Non lo sarebbero stati gli altri ragazzi a Rio, niente di tutto ciò sarebbe accaduto senza il mio comportamento immaturo.Chiedo perdono al padrone della stazione di benzina, al popolo brasiliano e a tutti coloro che stanno rendendo meravigliosi i Giochi di Rio 2016, sono stato immaturo”. Tutti e 4 sono rientrati negli Stati Uniti. Jimmy Feigen ha dato una grossa somma in beneficenza per evitare conseguenze legali. Gunnar Bentz e Jack Conger sono stati fermati e rilasciati poco dopo. Il Comitato olimpico statunitense non ha escluso provvedimenti della giustizia sportiva nei confronti dei nuotatori.