Pyeonchang, via ai Giochi con la cerimonia d'apertura

Inaugurata ufficialmente l'Olimpiade a PyeongChang. Un’enorme tigre ha fatto irruzione sul palco insieme ai bambini simboleggianti i 5 cerchi olimpici ed è stato questo il ruggito d'apertura dei secondi Giochi coreani della storia dopo quelli estivi a Seul nel 1988. Suggestiva, ma neanche troppo, la cerimonia inaugurale, condita dalla sfilata delle 92 delegazioni in gara. Nel banchetto che ha preceduto la cerimonia, le rappresentanze di Corea del Sud e del Nord si sono accomodate a brevissima distanza. In mezzo, secondo quanto ha egli stesso raccontato, il ministo dello sport italiano Lotti. Parata di campioni a portare la bandiera dei rispettivi paesi. Per la Svizzera tutti dietro Dario Cologna, il grande campione di fondo, per Gran Bretagna ci ha pensato Lizzy Yarnold, per la Finlandia il saltatore Janne Ahonen. Due biathleti a guidare le delegazioni di Norvegia e Francia, Emil Svendsen per i nordici e Martin Fourcade per i transalpini. Per gli Stati Uniti la campionessa di slittino Erin Hamlin, che ha vinto il sorteggio con Shani Davis, un sorteggio che - ha accusato lo stesso Davis - non 'poteva che finire così' per un motivo semplice: lui è nero. Nessun dubbio per la portabandiera slovena, Veronika Velez Zuzulova. Malinconica la sfilata dei russi, tutti contrassegnati di bianco e costretti a sfilare sotto la scritta Oar, dietro una bandiera a cinque cerchi. E l'Italia? Al cinquantanovesimo posto della parata, guidata da Arianna Fontana.