Il preparatore di Federer: Giocherà ancora a lungo

Tra i segreti della longevità di Roger Federer c’è sicuramente il lavoro del preparatore atletico Pierre Paganini, che è giunto al 15esimo anno di collaborazione con lo svizzero e che segue anche Wawrinka dal 2002. Intervistato da Rts sport Paganini ha spiegato i metodi utilizzati: “Dopo la Coppa Davis, ha preso una vacanza. Con il suo fisioterapista, sono già stati in grado di fare alcuni esercizi e alcuni trattamenti. Quando abbiamo iniziato la preparazione si è allenato abbastanza normalmente. Forse un po' più graduale all'inizio, ma non particolarmente a causa della sua schiena. Non dobbiamo dimenticare che ha giocato 85 partite nel 2014 e nessun giocatore ha giocato altrettante partite. Ha vissuto una stagione intensa, con un sacco di emozioni, lo stress e la fatica. Questo è un altro motivo per cui abbiamo iniziato crescendo monitorando i segnali dal corpo. È importante non dimenticare che ha giocato 1227 partite dall'inizio della sua carriera. Ci sono sempre parti del corpo che sono un po' più fragili di altre. Dobbiamo quindi tenere maggiormente conto di esercizi che possano prevenire le lesioni. Probabilmente alterneremo 3 giorni di lavoro e 1 di riposo, mentre prima facevamo 5 di lavoro e 2 di riposo. Alla fine, il volume di lavoro è più o meno lo stesso”. Paganini è ammirato dall’integrità fisica del n.2 al mondo: “Ciò che mi affascina di lui è l'atteggiamento con cui si avvicina agli allenamenti. Ha ancora quello spirito giovane e la gioia per praticarlo. Ciò significa che mentalmente perde qualche energia per allenarsi. E' come per qualunque altra persona. Se lei va al lavoro con il broncio, sarà più difficile che se ci va con un sorriso. Roger è sempre sorridente quando si tratta di allenarsi. Vi assicuro che questo aiuta.Non so per quanto tempo avrà ancora voglia di giocare. L'unica cosa che posso dire è che da un punto di vista fisico ha la capacità di giocare ancora diversi anni. Ma le cose possono cambiare molto rapidamente, insisto su questo punto. Un infortunio e tutto si mette in discussione. Aggiungo ancora, con Roger non facciamo mai programmi a breve termine, ma sempre nel medio periodo”.