Lebron James: Finalmente rigioco contro Kobe, mi è mancato

Rivali sempre ma anche amici. Perché sono proprio le sfide tra i big che arricchiscono i grandi campioni. E di un duello tra leggende aveva bisogno la Nba tant’è che Lebron James, in un’intervista alla Espn, ha dichiarato di non veder l’ora di potersi ritrovare di fronte Kobe Bryant, reduce da un lungo infortunio: “Adoro Kobe, la sua natura competitiva. L'ho chiamato prima della stagione per fargli sapere quanto è bello riaverlo in campo. Come ho detto di Durant e di altri, l'Nba non è la stessa senza alcuni giocatori in campo. So che a Kobe non piace questa fase di ricostruzione in cui sono i Lakers, specialmente a questo punto della sua carriera. Ma di una cosa bisogna essere certi: lui giocherà ogni notte come fosse gara-7 delle Finals. E quando lo affronti devi tenerlo bene in mente". Lebron non si è mai pentito di aver riscelto Cleveland, anzi: "Quando ho scelto di tornare a Cleveland non mi aspettavo che la squadra sarebbe stata subito così buona. Credevo di aver sacrificato la chance di vincere subito per il futuro, anche se ovviamente la mia scelta non aveva nulla a che fare con la squadra. L'ho presa per questi tifosi, per questa città, per questa gente che mi ha visto crescere da quando a 8 anni ho preso per la prima volta in mano una palla da basket fino ad oggi. Pensavo che col mio ritorno saremo riusciti ad attirare altri giocatori. Ed è successo, solo molto più in fretta del previsto". L’ultima riflessione è sul futuro: "Quando smetterò, spero di aver lasciare un buon ricordo sui tifosi, sui compagni con cui ho giocato, sulle squadre di cui ho fatto parte, Miami e Cleveland. E spero di lasciare un segno su tutti quei ragazzi che mi hanno visto come modello. Voglio essere ricordato come uno che ha giocato al massimo delle sue potenzialità, come un buon compagno di squadra e come uno che voleva vincere ogni partita. Non so ancora quello che farò dopo, penso che il mio limite sia solo il cielo. Ma non me ne preoccupo".

Stefano Grandi