L'altra Nba, Lakers: D'Antoni si dimette, Magic se la ride. Clippers, patron cercasi

La Los Angeles del basket è in grande subbuglio. Dai Lakers ai Clippers, dal parquet al fuori campo. L'avventura di Mike D'Antoni sulla panchina gialloviola è arrivata al capolinea. Il coach delle ultime due stagioni, disastrose per risultati e aspettative, si è dimesso raggiungendo un accordo con la franchigia per la buonuscita. Dall'altra sponda losangelina si cerca un patron che sostituisca il "razzista" Sterling messo al bando dall'Nba stessa. E spunta il nome di Oprah Winfrey.

"Sono giorni felici, D'Antoni s'è dimesso. Non potrei essere più contento!". Di certo Magic Johnson, stella e leggenda dei Lakers anni '80, non è mai stato il primo sostenitore, nemmeno l'ultimo, di D'Antoni. Dopo la disastrosa stagione da 27-55 chiusa senza playoff in fondo alle classifica di Conference i Lakers hanno deciso di voltare pagina. "Nessuno avrebbe potuto fare meglio di Mike nelle ultime due stagioni, viste le tante difficoltà incontrate - l'elegante saluto del general manager Mitch Kupchak -. Lo ringraziamo per professionalità e etica dimostrate e gli auguriamo le migliori fortune". Tanti infortuni, soprattutto quest'anno ed un rapporto difficile con i big dello spogliatoio, da Bryant a Gasol. Per D'Antoni impossibile andare avanti.

Intanto i Clippers continuano a cercare il nuovo proprietario ed ogni giorno spuntano nuovi nomi: i pugili Oscar de la Hoya e Floyd Mayweather ma anche Oprah Winfrey. Secondo Espn.com, la popolare star tv, assieme a David Geffen - che gia' nel 2010 aveva provato a comprare la squadra - e Larry Ellison, sarebbe interessata a rilevare la franchigia. Intanto proprio la guardia Jamal Crawford si e' aggiudicato, per la seconda volta in carriera (l'altra nel 2010 quando vestiva la maglia degli Atlanta Hawks), il premio di "Miglior sesto uomo dell'anno": per lui oltre 1000 minuti in regular season con una media di 18.6 punti a partita.