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Federer: Qui a Istanbul per merito di…una bimba turca

29/04/2015 17:06

Federer: Qui a Istanbul per merito di…una bimba turca |  Sport e Vai
In una lunga intervista pubblicata da tennisworlditalia Roger Federer parla a tutto tondo e spiega anche il perché della scelta di venire a Istanbul per il primo torneo Atp della capitale turca: "E' una cosa che ha a che fare con la mia infanzia. Ero al college, e alla mia classe si era unita una bambina turca che non parlava il tedesco. Perciò noi gli abbiamo iniziato ad insegnare il tedesco, lei invece ci ha dato consigli su come imparare il turco. So alcune cose su questa lingua... bir, iki, üç, dört, beç. Ehi, io ricordo ancora tutto!”. In Turchia il n.2 al mondo è rimasto colpito dal cibo: "Mi affascina provare cibi diversi di tutto il mondo: quello indiano, messicano, orientale... ho un forte stomaco! Mangiare è uno dei miei hobby. La cucina svizzera è la numero uno, poi come seconda metto quella italiana, terza quella orientale. Ora mi piace molto anche quella peruviana, è molto diversa, però mi affascina". Poi si passa ai viaggi e ai posti ancora non visitati: "Non sono andato in alcune città dell'Africa. Mio padre mi racconta grandi cose riguardo la Namibia. Sono stato in Sudafrica però per cose extra-tennistiche. In futuro vorrei girare il mondo in auto! Mi piacerebbe passare da un estremo all'altro dell'Italia e visitare i paesi dell'Asia, visto che mi piace quella Nazione". Non hai paura di niente?, chiede il giornalista. "Come dice il proverbio: gli umani sono creature di abitudine. L'uomo è una creatura di abitudine. Soprattutto con la famiglia la sicurezza è importante, ma in caso contrario, sono aperto a ciò che è sconosciuto e alle cose nuove della vita". Poi una riflessione generale: "Ogni esperienza che ho avuto nella mia vita mi ha aiutato a essere dove sono ora. La gente a volte dimentica, ma da giovane io ero un ribelle, litigavo con i bambini cattivi del centro di tennis come Marco Chiudinelli. A 13 anni sono andato in Ecublens dove vivevo quasi come in un collegio. E' stata una delle esperienze più dure però anche più formative della mia vita. Quello che conta nella vita è apprendere dagli errori commessi. E' qualcosa che può essere ricondotto al tennis. Quando giochi male una partita, devi pensare a quello che hai fatto di sbagliato per non farlo di nuovo".  

Tags: istanbul federer chiudinelli

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