Federer: Quel tweener con Becker era l’unica soluzione

Quel tweener con cui ha messo a segno un punto incredibile contro il tedesco Becker nel torneo di Dubai è diventato un must su youtube ed il “colpo dell’anno” per tanti. Una delle specialità della casa di Federer che ha raccontato come sono andate le cose, co,e si legge su tennisworlditalia: "Due colpi prima del tweener ho giocato una prima voleè complicata, mentre la seconda l'ho colpita di riflesso, ma non pensavo di fare questo colpo. Pensavo andasse a colpire un diritto, o rovescio e invece ha preferito il pallonetto, perchè effettivamente ero molto vicino alla rete. Successivamente è stato lui a venire sul net, perciò l'unica cosa da fare in quella posizione era il lob, nonostante non usi molto spesso questa soluzione. Ha funzionato perfettamente! E' raro per me vincere questo tipo di punto con un pallonetto, soprattutto in questa circostanza. So che posso farlo, ma è sempre emozionante. I tifosi sugli spalti si sono divertiti. Questa è una cosa importante come un punto vincente. Per il resto ho eseguito dei buoni colpi, giocando uno stile di tennis offensivo, ed era ciò che volevo."  Federer è anche tornato sulle parole di Sampras che lo ritiene ancora in grado di vincere uno Slam:"Sono contento sul fatto che sia positivo sul mio gioco. Queste parole per me valgono molto. Mi dà un pizzico di fiducia in più  sapere che una persona come lui crede ancora in me. Mi sostiene, e so che posso sempre chiamarlo per chiedergli un consiglio. Non voglio necessariamente superare ancor di più i suoi record. Non sto giocando per quello, ma per me, per il mio team, il mio Paese. Sono felice di come le cose stanno andando quest'anno, diversamente dal 2013”. Con la nuova racchetta lo svizzero si trova benissimo: "Ho avuto momenti, in passato, dove forse non ho servito così bene, e anche nel rovescio, nel timing ecc. Ora, anche se non mi sento in una giornata positiva, ho comunque un buon servizio e posso contare sul rovescio. Devo giocare bene con questi fondamentali costantemente, nelle fasi più importanti del match e soprattutto nelle grandi partite, approfittando anche del dritto quando ne ho bisogno. E' questo che mi aspettavo dalla racchetta, e finora mi sono sentito a mio agio".  L’ultima riflessione è sul momento che sta vivendo: “Mi diverto proprio come quando sono fuori dal campo. Non sono troppo nervoso ad ogni partita. Non ho più i crampi allo stomaco di come quando ero più giovane. E' più piacevole giocare in questo momento della carriera”.