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Federer: Non credo che i miei figli saranno tennisti

20/01/2016 13:33

Federer: Non credo che i miei figli saranno tennisti |  Sport e Vai

“Mettiamola così, non è uno dei principali obiettivi vedere i miei figli ripercorrere la mia strada nel tennis. Stare 40 anni nel tour che non mi eccita particolarmente. Credo potrebbe succedere, ma non necessariamente devono amare questo sport come lo amo io”. Di Federer campioni ne basta uno. Lo svizzero, dopo il successo su Dolgopolov agli Australian Open, non crede che ci saranno altri Federer nel mondo del tennis: “Forse è per questo che secondo me è quasi ovvio che non succeda. Ma chi può saperlo. Al momento prendono lezioni di tennis perchè lo dice il papà, e perchè credo che per loro sia una buona cosa. Voglio dire, credo che sia un posto meraviglioso, altrimenti io non lo farei. Il tennis è uno sport grandioso che insegna molto, come perdere, come vincere, come affrontare le cose, l’amicizia, la disciplina. È ottimo per la coordinazione. Credo solo che non saranno dei tennisti che necessariamente andranno a giocare sulla Rod Laver Arena. Ma magari mi sorprenderanno e un giorno saranno lì e io sarò a casa al freddo mentre loro saranno qui. Chi lo sa? Potrei supportarli in qualche altro sport. Potrebbero essere grandi sciatori. Sarebbe fantastico”. Dopo essersi detto soddisfatto del servizio nel match (“penso che sia una parte del gioco molto fondamentale. Penso che tutti ci dovrebbero lavorare, ad essere onesti. È l’unico colpo che possiamo veramente controllare. Al resto rispondiamo”) ma anche del gioco difensivo (“Nella off-season mi sono impegnato molto. Mi piace lavorare il più delle volte sulla mia resistenza, sulla fase di attacco del mio gioco, sul servizio e sul gioco di volo, anticipare con il dritto, variare con il rovescio. Ma la difesa è la parte basilare. La devi saper fare per alternare colpi da fondo campo al gioco di volo, che io ho fatto bene per tutta la mia carriera. Il passaggio dalla difesa all’attacco in un attimo l’ho fatto bene per tanti anni. È bello dimostrarlo a te stesso ancora”) Federer non fa progetti sul futuro: “Non lo so. Lo dirà il tempo. Penso che molti giocatori che si sono ritirati potrebbero ancora giocare a questo livello. Hanno semplicemente scelto di non giocare più. Riguarda la testa, il corpo, la famiglia, i viaggi, tanti elementi che fanno parte di tutta questa attività. Mi sta andando molto bene e spero che continui così fino a che vorrò giocare a tennis. Mi aspetto come minimo il raggiungimento del terzo turno in uno slam, quindi sono carico, sto giocando bene e mi sento bene. Ma c’è sempre un pericolo. Lo scorso anno il terzo turno fu l’ultimo per me, quindi questa volta spero di andare più avanti”.


Tags: australian open federer dolgopolov

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