Doping: su Schwazer sospetti fino all'oro olimpico di Pechino

Una nuova bufera potrebbe abbattersi su Alex Schwazer. Il marciatore italiano trovato positivo ad un controllo a sorpresa prima delle Olimpiadi di Londra 2012 e reo confesso in una conferenza stampa piena di lacrime, potrebbe aver macchiato con l'onta del doping anche il suo oro olimpico di Pechino 2008.

Come si legge sul blog di Claudio Gatti Gradozero, e come riporta oggi La Gazzetta dello Sport, i magistrati di Bolzano al termine delle loro indagini sull'atleta hanno riscontrato che: "la serie dei dati raccolti dalla Iaaf induce a sospettare che Schwazer Alex, già durante la preparazione per i Giochi Olimpici di Pechino 2008 (e forse ancor prima), sia stato sottoposto a trattamenti farmacologici o a manipolazioni fisiologiche capaci di innalzare considerevolmente i suoi valori ematici".

Ma a far paura sono i numeri e i casi di "insabbiamento" preventivo per una quarantina di atleti che non fornivano la necessaria reperibilità. L'atto di accusa che emerge dalle carte di un'inchiesta condotta da un team di Carabinieri di due reparti e due città diverse, mette a nudo un intreccio di interessi e connivenze sportive ed economiche.