19/10/2013 15:36
Nuovo passo in avanti nella lotta al doping da parte dell’atletica leggera italiana. La Fidal ha deciso che nessun record italiano assoluto su distanze di gara superiori agli 800 metri verrà più ratificato in assenza di un esame antidoping che includa, oltre al test sulle urine, anche quello sul sangue. Il Consiglio Federale ha accolto oggi la proposta del presidente Alfio Giomi. "Anche se il regolamento internazionale non lo prevede espressamente - le parole di Giomi - intendo inserire questa norma nelle nostre procedure. Mi pare una scelta doverosa, che conferma la posizione della Federazione nei confronti del doping". Il Consiglio ha anche approvato la Carta Etica dell'Atletica Italiana, documento promosso dalla Commissione atleti nel quale sono poste le norme di condotta delle diverse tipologie di soggetti che vivono il movimento. Una sezione speciale è dedicata alla lotta al doping, nella quale spicca un preciso riferimento alla squadra nazionale: da oggi, chiunque incorra in squalifiche pari o superiori ai 2 anni, sulla base delle normative antidoping vigenti, perderà il diritto a vestire la maglia azzurra.
Stefano Grandi