Clamoroso, tutti sospesi i giudici di boxe di Rio: scatta l'indagine

Giudici boxe sospesi

Incredibile ma vero: i 36 giudici del torneo di pugilato agli ultimi Giochi Olimpici di Rio sono stati sospesi. Tutti quanti, nessuno escluso. "Rio ha rappresentato un momento di svolta per l'Aiba", ha detto il presidente della federazione dilettantistica internazionale di boxe, Wu Ching-Kuo, a conclusione dei lavori del meeting di Losanna. "Lo è stato sia per gli aspetti positivi che per le decisioni sbagliate".

Giudici boxe sospesi: indagini in corso

Nel corso dell'Olimpiade, in effetti, tantissimi incontri si sono chiusi tra le polemiche e con le lamentele degli sconfitti. Al calderone degli scontenti si era aggiunto anche l'italiano Clemente Russo, che aveva parlato di "scarsa preparazione" o addirittura di "malafede" da parte degli arbitri. Finora l'Aiba aveva sempre respinto al mittente tutte le accuse, ora però ha cambiato strategia. "I risultati di una specifica indagine R&J attualmente in corso su arbitri e giudici permetteranno all'Aiba di valutare pienamente quali azioni intraprendere", si legge in un comunicato ufficiale. Nel frattempo, tutti sospesi.

Giudici boxe sospesi: modifiche al punteggio

Qualcosa, evidentemente, deve essere davvero andata storta se la stessa Aiba ha promesso cambiamenti al regolamento, sin qui piuttosto critico e opinabile, che governa i match tra dilettanti, lo stesso applicato poi durante il torneo olimpico. "Faremo alcune piccole modifiche nel tentativo di rendere il punteggio più trasparente e comprensibile, in modo da favorire la comprensione di arbitri, allenatori e tifosi. Il sistema di giudizio - ha precisato comunque l'Aiba, non senza una punta di polemica - non potrà mai diventare il capro espiatorio per i pugili che ottengono risultati deludenti".

Rino Dazzo