07/12/2013 16:02
Chiamiamola pure tournèe del perdono, per Lance Armstrong. Se da un lato il ciclista texano ha ribadito di sentirsi una vittima dell’ipocrisia del ciclismo e di non accettare la severissima condanna che gli è stata inflitta a vita, dall’altro riconosce di aver sbagliato ed è pronto a chiedere scusa per i suoi errori. Cosa che ha fatto anche di persona, a Parigi, dove ha incontrato uno dei suoi maggiori accusatori, l’ex corridore francese Christophe Bassons. Gli altri corridori lo chiamavano “mister pulito” per la sua forte battaglia al doping a fine anni 90. Proprio Bassons era stato tra i primi a mettere in dubbio la lealtà sportiva di Armstrong, parlando di un ciclismo “a due velocità”. Il francese fu costretto a ritirarsi proprio per le forti pressioni esercitate nei suoi confronti dal texano e da tutto il suo entourage. Quattordici anni dopo i due si sono rivisti e Armstrong gli ha chiesto scusa per quanto accaduto in passato. Bassons ha detto che gli sarebbe piaciuto spingere l’ex rivale a diventare un frontman nella lotta al doping e nella prevenzione ma l’americano ha glissato: “Non penso di essere la persona giusta per ricoprire questo ruolo, sei tu più credibile di me in questa veste”.
Stefano Grandi