Cancellara: Vittoria dura, ero rimasto da solo ma speravo nello sprint

Un’impresa così, la seconda di fila al Fiandre, poteva solo sognarla Fabian Cancellara. Lo svizzero della Trek resta quasi senza parole nel commentare il terzo successo in carriera nella classica belga ma si vede che sprizza gioia da tutti i pori: “Quando ho superato il traguardo è stato fantastico, non ho parole per descrivere la mia gioia. Mi scuso con il Belgio, ho battuto tre di loro in volata ma sono contentissimo. E’ stata durissima, la corsa era molto selettiva ed il vento ha reso tutto più difficile. Mi sono ritrovato isolato, senza l’appoggio dei miei compagni a causa delle cadute ma non mi sono arreso. Ho cercato di recuperare e fare selezione, c’erano tanti corridori dell’Omega: sapevo che avrebbero attaccato mandando allo scoperto qualcuno ma ce l’ho fatta a resistere. Volevo l’arrivo a quattro ma potevo solo difendermi, non ho mai attaccato ma ho dato tutto perché avevo un piano. Vincere allo sprint dà un’emozione particolare, specie quando batti avversari simili. Già vincere una volta nella vita il Giro delle Fiandre è una cosa straordinaria, farlo per due anni di seguito è ancora più difficile con tutta la pressione e i riflettori addosso. Sono il più felice degli uomini”.