Cancellara: Pronto per la Milano-Sanremo. Sono vecchietto ma non voglio calci nel sedere

Schietto, determinato e anche simpatico Fabian Cancellara nella conferenza stampa della Milano-Sanremo prima vera Classica di Primavera della stagione di ciclismo 2014. Spartacus ha toccato tantissimi aspetti, dalla preparazione, alle sue chances di ripetersi sul traguardo ligure per la terza volta evitando una volata che a tutti appare socntata. Ma si è anche soffermato sulle nuove generazioni che avanzano e sul suo essere diventato un "veterano" del gruppo. Una lunghissima intervista ripresa da cyclingnews.com.

INIZIO STAGIONE. Ha già gareggiato per 24 giorni finora in questa stagione, facendo il Dubai Tour, il Tour of Qatar e il Tour of Oman nonostante qualche problema di salute durante il Natale e fine anno. "Ho iniziato la stagione in modo diverso, ma credo che sia stato buono. Quando mi guardo indietro sono davvero contento di come sono andate e come stanno andando le cose - ha spiegato - Sono pronto a sfidare gli altri. Il momento di essere in gruppo e aiutare i compagni è finito. Da Domenica, e per le prossime cinque gare voglio essere protagonista. Sono gare segnate sulla mia lista e quelle che voglio fare bene no gare segnate tagonistaverso ".

I RIVALI. Cancellara ha avuto modo, di studiare i suoi rivali durante la Tirreno-Adriatico: "Si vede tutto durante una gara: la gente che soffre, quella che sta lì in ‘vacanza’, come pedala gente, quanto ride, quanto è concentrata, come gestisce le fasi della corsa, i compagni, ecc… Penso che Peter (Sagan, ndr) ha mostrato la maggior condizione. Ha vinto bene anche che Philippe Gilbert, Jurgen Roelandts in buona forma; i belgi sono pronti, a settembre Vanmarcke era super forte. C'è stata anche la Parigi-Nizza, con altri ciclisti in evidenza come Zdenek Stybar. Avrò dimenticato alcuni nomi di sicuro, in tanti sono in forma anche più dell’anno scorso. Quest’anno le Classiche saranno più combattute".
VOLATA SCONTATA? Cancellara ha vinto la Milano-Sanremo nel 2008 con un attacco dopo la discesa del Poggio. È arrivato secondo sia nel 2011 e nel 2012 , battuto dagli australiani Matt Goss e Simon Gerrans. Sul 2014 non si sbilancia: “La gente pensa che ci sarà automaticamente uno sprint di gruppo. Mah, staremo a vedere. La pioggia potrebbe essere un fattore per esempio. Dobbiamo prenderla come viene. Tutto dipende da ciò che accade tra Milano e Genova, poi da Genova a San Remo. Sarà difficile, sarà dura, ma sarà di nuovo una gara unica".

LA NUOVA GENERAZIONE. Cancellara non ha intenzione di correre fino a 40 anni come il suo compagno di squadra Jens Voigt, lasciando intendere che potrebbe anche non completare il suo nuovo contratto triennale con Trek Factory Racing. Lui si sente già vecchio rispetto ai corridori che sono solo di recente diventati professionista: "Una nuova generazione non sta arrivando, è già qui. Ma è buono e positivo per questo sport. Non mi sento vecchio, ma un vecchietto… Sono passati 14 anni, quindi lo sono in qualche modo. A volte mi sento tale quando vedo come tanti giovani intorno. Sono stato in questo sport per 14 anni e per me è fantastico che ci sono giovani forti intorno anche se non sono ancora maturi, hanno ancora bisogno di alcuni anni. Per esempio, un sacco di gente pensava che Kwiatkowski avrebbe vinto la Tirreno-Adriatico, ma ha sofferto il grande palco e ha pagato per questo. Ma chi può immaginare dove lui sarà tra due anni?

CALCI NEL SEDERE? NO GRAZIE! Cancellara ha festeggiato il suo 33° compleanno l'ultimo giorno della Tirreno-Adriatico: "Correre resta fonte di ispirazione per me. Io non voglio essere preso a calci nel sedere da questi giovani ragazzi…"